Montevarchi: mostra personale dell’artista Carlo Cioni al Palazzo del Podestà
Gianni Vargellini, studioso di arte moderna e contemporanea, da alcuni anni collabora a titolo di volontariato con l’Amministrazione Comunale di Montevarchi nell’organizzazione di mostre che si svolgono all’interno del Palazzo del Podestà.
Tornando all’artista, Carlo Cioni è nato a Firenze nel 1930, ma da tempo vive ad Ambra, dove ancora realizza le sue pitture e sculture.
A Montevarchi esporrà alcune delle opere più importanti da lui realizzate nella sua lunghissima carriera artistica.
La sua formazione risale infatti agli anni cinquanta, periodo nel quale frequenta la galleria fiorentina “Numero” diretta da Fiamma Vigo, nella quale si viveva un clima internazionale particolarmente aperto alle nuove esperienze. In seguito stabilisce un rapporto assiduo con alcuni giovani artisti e letterati fiorentini, fra cui anche Antonio Bueno.
Negli anni ’70 svolge un’intensa attività di collaborazione con riviste d’arte a Roma, a Milano ed a Firenze.
Negli anni ‘80 inizia un lavoro dove le immagini che realizza, sia nel campo della pittura che della scultura, sono orientate alla ricerca dell’origine potenziale della forma.
Nel 1985 espone una mostra antologica in Palazzo Vecchio di Firenze e nel 1986 e’ presente con un gruppo di opere alla mostra “arte e alchimia” curata da Arturo Schwarz alla biennale di Venezia.
Agli inizi degli anni ’90 espone a Milano, Genova e Vicenza.
Nel 1993 si trasferisce da Firenze nel vicino Chianti alla ricerca di una condizione piu’ favorevole per sviluppare un processo conoscitivo “diverso” e “alternativo” in cui arte e meditazione tendono a coesistere al servizio di una conoscenza “altra”.
Le principali opere della mostra che sarà visitabile in Palazzo del Podestà sono riferite proprio agli ultimi anni della sua attività e sono il punto di arrivo del lungo viaggio intrapreso da quest’artista alla ricerca della conoscenza. Una ricerca che Cioni esprime attraverso i colori, le forme, che danno vita alle sue pitture e sculture.
L’opera che dà il titolo alla mostra, “I’son argonauta Argo” è del 2006 e ben racchiude il senso della vita di ricerca di Carlo Cioni.
Infatti gli Argonauti erano quel gruppo di circa 50 eroi che, sotto la guida di Giasone, diedero vita a una delle più note e affascinanti narrazioni della mitologia greca: l’avventuroso viaggio a bordo della nave Argo, che li condurrà nelle ostili terre della Colchide alla riconquista del vello d’oro.
La mostra resterà aperta fin a domenica 7 ottobre con il seguente orario: dal giovedì alla domenica ore 10-13 e 16-19. L’ingresso è libero.