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martedì | 28-01-2025

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Museo Archeologico del Casentino, assegnata la gestione fino al 2028

Questo tempo ci servirà per investire sul museo in termini di personale e progettualità a lungo termine, perché crediamo che la cultura sarà il volano di ripresa del Casentino e di Bibbiena nel prossimo futuro. Il turismo sarà di prossimità, dei piccoli borghi“, commenta Nassini. Il bando ha previsto anche un servizio di back office della Biblioteca comunale “Giovanni Giovannini”, per mettere in collegamento questi due punti di riferimento per la cultura nel territorio. Il progetto vincente prevede visite guidate diurne e serali, collaborazioni con le scuole e soprattutto un collegamento virtuoso fra tutte le antenne museali della vallata, anche tramite la card dei luoghi della cultura in Casentino che può offrire la possibilità di accedere a più strutture, da Nord a Sud, ad un prezzo vantaggioso per le famiglie e per i gruppi. Inoltre si svilupperà ancora di più la Valtiberina-Casentino card, per mettere in relazione i due ambiti.

Francesca Nassini evidenzia anche l’importanza di aver incrementato i giorni di apertura al pubblico per una maggiore fruibilità.

“Abbiamo privilegiato il fine settimana (dal venerdì alla domenica) e abbiamo aumentato le ore di apertura durante il periodo estivo, ovvero tutte le mattine e i pomeriggi senza neppure un giorno di pausa. Credo che questo sia fondamentale per il prossimo futuro quando, con la conclusione dei lavori al Palazzo comunale, potremo contare anche su spazi nuovi e all’aperto per manifestazioni e piccoli incontri.

Essendo il Museo Archeologico anche un punto informazioni della Via Romea Germanica, questi orari ci consentono di confermare il sito come un luogo di fondamentale importanza per il turista e il nuovo pellegrino dei sistemi viari storici che attraversano la vallata”.

Intanto Bibbiena lavora per il ritorno alla normalità. Così lo spiega Nassini: “Vogliamo farci trovare pronti con una cartellonistica adeguata collegata al museo e recuperare anche lo spazio all’aperto, perché ci potrebbe permettere di creare piccoli eventi in sicurezza, una sorta di prolungamento del museo per approfondimenti ed iniziative per bambini“.

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