Madonna del Parto di Piero, il Tar: “Spostare l’affresco”. Il Sindaco ricorre al Consiglio di Stato
La decisione dei giudici è stata presa dopo una lunga serie di considerazioni storiche, artistiche e filologiche. La nuova destinazione è quella a suo tempo indicata e sollecitata dal Ministero e dalle Soprintendenze regionali e locali di Arezzo e Siena. Una vicenda travagliata quella della “Madonna del Parto”, capolavoro di Piero della Francesca (1416-1492) che, secondo quanto stabilito dai giudici del Tar della Toscana, dovrà essere spostato dall’attuale collocazione, il Museo della Madonna del Parto, allestito nel 1992 nella ex scuola media di via Reglia, nel centro del paese di Monterchi, alla chiesa di Santa Maria Momentana. La notizia è riportata dal quotidiano “Repubblica”. L’affresco venne dipinto nella chiesa di Santa Maria Momentana, ma l’edificio sacro, ricorda il Tar nella sentenza “fu demolito nel 1785 dalla comunità di Monterchi per costruirvi un cimitero e da allora l’affresco è rimasto in una cappella situata dentro al cimitero, attualmente in proprietà del Comune. La cappella venne demolita e ricostruita in modo diverso nel 1956; dopo il restauro del 1992 si aprì un dibattito sulla collocazione dell’affresco tra il Ministero per i beni culturali e ambientali, il Comune di Monterchi e la Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, sfociato in un contenzioso civile innanzi al Tribunale di Firenze”. Da Monterchi si fa sentire il sindaco, Alfredo Romanelli:“Ci hanno provato i fiorentini e i tedeschi a portarcela via, non ci riusciranno dei freddi funzionari: dovranno passare sul cadavere di molti sindaci. Forse non sarà il migliore dei musei possibili ma ha una sua dignità – afferma il primo cittadino del comune tiberino – su questa sede abbiamo fatto investimenti, abbiamo creato sale, soluzioni video e soprattutto, oggi, museo e affresco sono un tutt’uno a cui la comunità è fortemente legata. È vero, c’è anche un aspetto economico, visto che il museo è in paese e genera un indotto grazie ai turisti, mentre Santa Maria Momentana resta ai margini lungo una provinciale. Ma il punto è che quella chiesa oggi non esiste più, oltre ad essere circondata da un cimitero, avrebbe bisogno di opere di ristrutturazione imponenti. Non creda il Ministero che quei soldi noi li abbiamo. Insomma mi sembra la scelta fredda di burocrati lontani che non si rendono conto della realtà di un territorio. Per questo credo sia scontato il nostro ricorso al Consiglio di Stato” , conclude il sindaco.