Una finestra fotografica su cent’anni di storia del territorio aretino – Foto

“La sottilità dell’aria”. Arezzo e il suo territorio negli archivi Alinari – Foto

E’ stata inaugurata ieri nelle sale espositive della Casa Museo dell’Antiquariato di Ivan Bruschi, “La sottilità dell’aria”. Arezzo e il suo territorio negli archivi Alinari. L’esposizione, sotto l’egida del Conservatore Carlo Sisi, nasce grazie alla collaborazione con la Fondazione Alinari per la Fotografia ed è curata da Rita Scartoni con la collaborazione di Muriel Prandato.
Il racconto fotografico si sviluppa a partire dagli scatti di Alinari e Brogi, fotografi editori come loro stessi si definivano, impegnati in una monumentale opera di documentazione del patrimonio culturale italiano: emergono le terre d’Arezzo attraverso i temi dell’arte, del paesaggio e del lavoro. Ed è proprio a partire dal territorio aretino che Vittorio Alinari intraprende, nel 1908, un viaggio fotografico lungo il corso dell’Arno: una poetica testimonianza della sua personale ricerca artistica, aggiornata sulle correnti fotografiche d’avanguardia in Europa, parallela alla illuminata attività di imprenditore alla guida della Fratelli Alinari. Nel corso del Novecento la fotografia amatoriale di Aurelio Monteverde, la ricerca artistica di Vincenzo Balocchi, lo straordinario valore del lavoro di documentazione delle miniere di lignite del Valdarno, ci conducono alla scoperta di altri modi di visione.
Attingendo al ricco giacimento di memorie visive degli Archivi Alinari, si apre una finestra su cent’anni di storia del territorio aretino, dal 1856 al 1954. Ne emerge un variegato paesaggio sociale fatto di vallate delimitate da archi collinari e montagne elevate, punteggiato da una grande ricchezza di testimonianze artistiche medievali con un’economia prevalentemente basata sull’agricoltura che vede però l’avvio di importanti iniziative industriali. Una terra di contadini, lavandaie, pastori, monaci, uomini e donne d’ingegnosa laboriosità. Se rapportate all’oggi queste immagini ci mettono inevitabilmente di fronte alla natura ‘trasformativa’ del tempo, facendo emergere elementi di continuità e rilevanti mutazioni paesaggistiche e sociali. E se tuttavia ogni terra, come un volto, ha caratteristiche identitarie che permangono nel tempo, le ampiezze dei variegati orizzonti e le tracce vivide di una lunga storia di operosa creatività possono essere sintetizzate in quella ‘sottilità dell’aria’ a cui Michelangelo, scherzando con Vasari, attribuiva il proprio ingegno: Onde Michelangelo ragionando col Vasari una volta per ischerzo disse: “Giorgio, s’ i’ ho nulla di buono nell’ingegno, egli è venuto dal nascere nella sottilità dell’aria del vostro paese d’Arezzo; […] Giorgio Vasari, Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori ed architettori, Firenze, 1568.

All’inaugurazione il Presidente della Fondazione Ivan Bruschi, Luca Benvenuti ha dichiarato:

Oggi tiriamo le somme di un anno intenso, che da febbraio mi vede in qualità di presidente e che come Consiglio di Amministrazione abbiamo voluto dedicare a celebrare i 20 anni dall’apertura della Casa Museo, avvenuta nel 2002. Per questo è motivo di orgoglio mettere a frutto il rapporto instaurato con la Fondazione Alinari che rientra tra i legami allacciati nel tempo dalla Fondazione Bruschi con le principali istituzioni culturali nazionali e regionali. Fondazione che, nell’essere a pieno titolo entrata a far parte del patrimonio culturale e architettonico di Intesa Sanpaolo, la prima banca italiana e con un polo museale di rilievo come le Gallerie d’Italia, ha superato le difficoltà della pandemia e riportato il numero complessivo dei visitatori sui livelli del 2019. In una città sempre più turisticamente attrattiva, il nostro museo è pronto a rafforzare il proprio ruolo di polo culturale sia attraverso un’offerta di grande interesse come dimostra la mostra che inauguriamo oggi, sia nell’investire in un miglioramento continuo del livello di accoglienza. In tal senso, tra le collaborazioni di prestigio, voglio anticipare che la programmazione culturale 2023 della nostra Casa Museo verrà valorizzata da nuove esposizioni con opere provenienti dalla Collezione di Intesa Sanpaolo”.

Presa la parola il Presidente della Fondazione Alinari per la Fotografia, Giorgio van Straten ha sottolineato:

Che gli Archivi Alinari rappresentino un riferimento per la storia della fotografia a livello mondiale è un dato di fatto, ma è altrettanto rilevante che, essendo stati acquistati dalla Regione Toscana e divenuti quindi di proprietà pubblica, fra questo straordinario patrimonio e il territorio regionale sia necessario sviluppare un legame forte che ne favorisca la fruizione anche al di fuori del mondo degli studiosi e degli appassionati: la mostra di Arezzo è un primo importante passo in questa direzione”.

“Dopo la mostra dedicata a Pietro Benvenuti, questa organizzata con la Fondazione Alinari di Firenze ospita nella sale espositive di Casa Bruschi una straordinaria e per molti aspetti inedita panoramica fotografica di Arezzo e del suo territorio fra Ottocento e Novecento, confermando tra l’altro il progetto di dialogo, da tempo avviato, con le più importanti istituzioni operanti nella nostra regione”

ha commentato Carlo Sisi, Conservatore della Fondazione Ivan Bruschi.

La mostra, visibile fino al 7 maggio 2023, si articola su quattro ambienti che espongono 56 scatti oltre alla versione digitale dell’album, sempre proveniente dagli Archivi Alinari, che documenta le miniere di lignite del Valdarno.
Il visitatore avrà inoltre la possibilità di scaricare e sfogliare il catalogo virtuale della mostra dal sito e dai social della Fondazione Ivan Bruschi.
In occasione della fiera dell’antiquariato domenica 4 dicembre la Casa Museo sarà gratuitamente accessibile al pubblico come in tutti i musei di Intesa Sanpaolo, in linea con l’iniziativa del Ministero della Cultura.
Per info e prenotazioni chiamare lo 0575 354126 o scrivere alla mail info@fondazioneivanbruschi.it

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