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sabato | 21-12-2024

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“Frammenti” alla Galleria SanLorenzo Arte di Poppi

Sabato 14 settembre, alle ore 18, l’inaugurazione ufficiale. La mostra è il quarto e ultimo appuntamento di “Mappature 24 – Geografie dell’arte contemporanea”, rassegna partita a marzo, che fino a novembre porterà nella perla del Casentino mostre, performance e altri eventi artistici e culturali.

LA MOSTRA

“Frammenti”, l’ultimo appuntamento espositivo della rassegna “Mappature 2024” alla Galleria SanLorenzo Arte, nasce dall’incontro di due linguaggi artistici differenti ma complementari: i collage di Francesca Donatelli e le fotografie di Giuseppe Palmisano (iosonopipo). Attraverso dieci collage e dieci fotografie, allestite in uno spazio carico di storia come l’ex chiesa di San Lorenzo a Poppi, la mostra costruisce un dialogo tra il grande e il piccolo, tra la particella e l’insieme, tra il visibile e l’immaginato. Il tema del “frammento” è il filo conduttore dell’intera esposizione. Ogni opera, sia essa un ritaglio di carta o una fotografia, rappresenta una porzione di realtà.

I collage di Donatelli nascono dall’atto fisico e simbolico di ritagliare, strappare e ricomporre. Attraverso materiali quotidiani e immagini raccolte negli anni, l’artista crea composizioni in cui le parti, a prima vista incoerenti, si uniscono in un’armonia inaspettata. È la celebrazione della casualità che diventa ordine. Come tessere di un mosaico, i pezzi si combinano per dare vita a nuove visioni. Sono frammenti di una memoria personale aperti a una narrazione universale: fotogrammi di mondi paralleli, che nascono dall’incontro tra l’improbabile e il familiare.

Le fotografie di Palmisano, invece, catturano frammenti di corpi e spazi. Le sue immagini non rappresentano corpi per ammiccare o sedurre, ma sono particelle di esistenze sospese, libere dalle convenzioni sociali e culturali. Nelle fotografie esposte per l’occasione il corpo si disfa della logica erotica, mostrando una nudità priva di giudizio e di sessualizzazione. Sono frantumi di vita, disconnessi dal tempo e dallo spazio, che evocano un senso di disagio e di trascendenza.

Nel rapporto uno a uno tra le opere, la mostra invita lo spettatore a riflettere sulla frammentazione dell’esperienza umana. Donatelli e Palmisano ci mostrano come, attraverso il frammento, si possa riassemblare una nuova realtà, in cui il caos si trasforma in bellezza e in cui ogni ritaglio diventa parte essenziale di una narrazione più ampia. “Frammenti” è un percorso che invita alla scoperta e alla riflessione, in cui i dettagli raccontano storie e le rotture si ricompongono in nuove forme di esistenza.

www.galleriasanlorenzoarte.it

BIOGRAFIE

Francesca Donatelli è nata a Bibbiena (AR) nel 1978. In Casentino sviluppa una forte passione per il mondo fotografico. Dopo gli studi classici e la laurea in Architettura a Firenze, si trasferisce a Bologna per perfezionarsi in Fotografia. Nel 2012 apre il suo primo studio a Bibbiena e nel 2016 lo trasferisce a Poppi. La sua ricerca artistica unisce fotografia, viaggi e cultura visiva, elementi che ispirano i suoi progetti espositivi e i numerosi workshop internazionali a cui partecipa. Negli ultimi anni Francesca Donatelli amplia la sua espressione artistica avvicinandosi al collage, applicando la sua esperienza visiva e culturale alla tecnica di ritaglio e ricomposizione di immagini. Dal 2014 è curatrice di Fotoconfronti Off, importante rassegna italiana di fotografia.

Giuseppe Palmisano è nato a Ceglie Messapica (BR) nel 1989. Inizia la sua carriera artistica nel 2012, concentrandosi sulla figura della donna e sulla sua relazione con lo spazio circostante. Attraverso la fotografia, Palmisano esplora il corpo femminile privandolo dell’intrinseco erotismo, proponendo una visione in cui la nudità non è sessualizzata, ma esiste come presenza naturale e libera. Nel 2019, con un gesto radicale, decide di vendere su eBay la sua identità artistica, “iosonopipo”, a Francesco R., inclusi archivi fotografici e profili social. Dopo tre anni, Palmisano riprende il controllo del progetto come direttore artistico, continuando la sua indagine sull’identità e sull’incontro tra le persone, trasformando l’atto fotografico in un’esperienza catartica e liberatoria.

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