I messaggi di pace a Rondine. Anna Safroncik: “Avete dimostrato che l’amore è più forte di tutto” Ar24Tv

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A portare un messaggio di pace all’iniziativa In cammino per la pace da Arezzo a Rondine, un’ospite d’eccezione, l’attrice Anna Safroncik, nata a Kiev e naturalizzata italiana, nel suo video messaggio ha detto ai giovani presenti: “Quando stasera tornerete a casa ricordatevi che avete fatto qualcosa di importante qualcosa di utile avete dimostrato a voi stessi e al mondo che l’unione delle persone è più forte”. A commentare il messaggio anche la madre dell’attrice, Lilija Capkis, nota danzatrice ucraina che da oltre trent’anni vive in Italia, ad Arezzo. Nelle sue parole la speranza del vedere le bandiere dei due popoli oggi nemici che si annodano come in un abbraccio, nello spirito di Rondine.

Sul palco dell’Arena di Janine ieri sono saliti tanti giovani da vari luoghi di conflitto che a Rondine studiano, o hanno studiamo per testimoniare l’impegno nel decostruire l’idea del nemico e favorire il dialogo tra i popoli.  

Come quella di Angelina, studentessa russa della World House di Rondine, che ha riferito:Molti russi fanno fatica a capire il perché di quello che sta accadendo e soffrono per il dolore del popolo ucraino. La paura è tanta. Io ho paura. Tutti hanno paura. E la paura rischia spesso di creare un nemico. Vedo che anche qui in Europa sta nascendo l’idea del nemico russo. Ma invece voglio dire che siamo tutti vittime perché i conflitti armati toccano sempre entrambe le parti”. Insieme ad Angelina, Arina anche lei russa, anche lei sul palco per manifestare vicinanza ai cittadini ucraini, popolo da sempre fratello per i russi e che oggi la guerra ha messo su lato opposto definendolo come “nemico”: “Il mio messaggio era per la pace, non contro il mio paese, il popolo russo non ha colpa di questa guerra. E’ una decisione che arriva da coloro che hanno il potere“.

Franco Vaccari, Presidente e fondatore di Rondine Cittadella della Pace: La pace la si costruisce con i Sì, non con i Se, facendo un passo possibile. Dando un sì possibile e insieme e proteggendo tutto questo. Stasera dobbiamo tornare a casa a muovere quelle persone che oggi non ci sono state qui con noi”. Continua il Presidente di Rondine. “Perché tutte le persone che sono qui, anche quelle che abitano le istituzioni hanno accettato che fossero i giovani a parlare e questo è un altro fatto molto importante. Non è un passo indietro, è un passo avanti, è una spinta verso quello che oggi abbiamo fatto affinché vada avanti ancora. Ripartendo dai nostri giovani”.

Dopo due anni, la Senatrice a vita Liliana Segre torna, seppur in collegamento telefonico, nella Cittadella della Pace per sostenere ed esprimere la propria vicinanza a tutti i giovani di Rondine e delle scuole aderenti alla iniziativa, che, proprio nell’impegno di “non restate indifferenti”, hanno fatto di questa giornata una testimonianza di educazione alla pace. Giovani riuniti nell’Arena di Janine, luogo da lei inaugurato proprio in occasione della sua ultima testimonianza a Rondine il 9 ottobre 2020 proprio perché diventasse il luogo in cui la memoria si trasforma in azioni concrete. Proprio come è successo ieri.

Rondine è un grande simbolo di libertà e pace, mi unisco a questa marcia e cammino con voi.”. È la voce di Liliana Segre che abbraccia i 4 mila giovani che ieri hanno marciato lungo la strada che da Arezzo arriva fino alla Cittadella della Pace in occasione dell’iniziativa “Rondine, in cammino per la pace”. “Miei carissimi ragazzi che oggi siete qui intanto un saluto molto affettuoso da chi ama Rondine e la pace, da chi ha visto la guerra e sa tutti i pericoli che tutti noi corriamo quando c’è qualcuno che perde di vista l’umanità e decide di distruggere e non costruire”. Continua la Senatrice a vita. “Vi sono vicina e voglio marciare insieme a voi per la pace e vi ringrazio di questa scelta libera. Vorrei abbracciarvi tutti ma siete troppi ed è troppo anche per una nonna come me quindi vi ringrazio e vogliatevi bene come Rondine insegna”.

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