ANPI in lutto per la scomparsa di Amedeo Sereni
Sereni, nato a Castiglion Fiorentino nel 1924, aveva fatto parte della Resistenza come partigiano nei ranghi della XXIII Brigata garibaldina “Pio Borri” e partecipato alla Liberazione della sua cittadina. Aveva in precedenza lavorato come tecnico specializzato in Germania e parlava fluentemente il tedesco, cosa che in un’occasione gli salvò la vita, quando cercando medicine per un compagno ferito fu fermato da una pattuglia tedesca: mentre era scortato lungo una strada, sentì i soldati germanici che parlavano di sparargli alla schiena, comprendendo la frase si lanciò fulmineo in una scarpata e sfuggì alla morte, riuscendo poi anche a procurarsi le medicine. Dopo la Liberazione di Arezzo si arruolò volontario nel rinato esercito italiano. Combattente della divisione “Cremona” partecipò alla Liberazione di Alfonsine (RA) di cui anni dopo, fu nominato cittadino onorario assieme agli altri volontari aretini.
Sereni ha avuto una vita lungamente impegnata in politica: iscritto al Partito Comunista dal 1944 ne è stato funzionario di partito e dirigente fino agli anni ’90. Nelle istituzioni locali fu consigliere comunale ad Arezzo dal 1966 al 1970 (anche assessore dal 1969 al 1970 con il sindaco Renato Gnocchi) infine consigliere e assessore provinciale dal 1970 al 1980. Nel 1991, dopo la svolta della Bolognina che sancì la fine del PCI, Sereni fu tra i fondatori ad Arezzo del Partito della Rifondazione Comunista.
Dell’ANPI era stato a lungo il segretario provinciale con i presidenti Aldo Ducci ed Enzo Droandi, poi nel 2001 alla morte di Droandi, Sereni aveva assunto il ruolo di presidente provinciale, ricoperto fino al congresso del maggio 2016 dove venne acclamato presidente onorario. Il 25 aprile 2016 aveva ricevuto in Prefettura la medaglia al merito del 70° della Liberazione Nazionale, onorificenza istituita nell’occasione dal Governo.
La Camera ardente si trova presso la Croce Bianca di Arezzo. I funerali domani sabato 5 gennaio alle 13.45 presso il Tempio Crematorio del cimitero comunale di Arezzo.
“È con commozione e gratitudine che l’ANPI provinciale di Arezzo e soprattutto i suoi più giovani membri, guardano alla figura e all’esperienza di Amedeo Sereni, interprete instancabile degli ideali più puri e dei valori più saldi della nostra Costituzione. Ben prima della svolta nazionale del 2006, Amedeo aveva compreso la necessità di rileggere l’ANPI non più guardando alla sola natura reducistica dell’associazione, bensì aprendo le porte delle sezioni ai giovani, data la mai cessata emergenza neofascista e dato il compito (insito nel nostro stesso statuto) di difendere le conquiste e la dignità della Resistenza. Molti sono stati i ragazzi cresciuti sotto la sua vigile guida, che riusciva tuttavia a porre sempre in un rapporto di parità volta alla ricerca di un dialogo costruttivo e di una partecipazione sempre maggiore alla vita associativa. E molti sono stati gli storici e gli studenti che in lui hanno trovato un supporto di incredibile valore nella ricostruzione degli avvenimenti fondamentali della nostra storia“, ha dichiarato Luca Grisolini, Presidente ANPI provincia di Arezzo
“Perdiamo uno degli ultimi partigiani ancora in vita – commenta Gianni Sarrini della sezione aretina dell’ANPI – Amedeo è stato per decenni l’anima e la memoria della nostra associazione, cui aveva dedicato la propria vita con centinaia di iniziative e celebrazioni. Non trovo le parole per commentare questa triste notizia, solo un abbraccio alla moglie Liliana e ai familiari“. Così Gianni Sarrini, Presidente sezione comunale ANPI Arezzo.