Uccise Maria, Ferrini confessa e si prende 10 anni. La sentenza letta via web
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La richiesta dell’accusa, rappresentata dalla pm Chiara Pistolesi, era di 22 anni, diventati 12 anni e 6 mesi con lo sconto di un terzo della pena previsto col rito abbreviato.
Il Giudice Giulia Soldini ha letto la sentenza via Skype all’imputato, che ha seguito dal carcere. Esclusa la premeditazione: la sbarra con cui ha colpito e ucciso Maria, doveva servire per forzare la porta in caso la donna, con la quale voleva un chiarimento dopo l’interruzione del rapporto, non volesse aprirgli. Quindi avrebbe agito d’impeto, senza nascondersi nemmeno dalle numerose telecamere installate in zona e che lo hanno ripreso prima e dopo l’omicidio. Fu arrestato dalla Squadra Mobile guidata da Francesco Morselli nella sua abitazione di Pratovecchio Stia, mentre si stava preparando per la sua attività di ambulante nei mercati.
Dieci anni di pena per il 38 enne, risarcimento dei danni da definire in separata sede, con provvisionale di 40 mila euro per il marito e di 20 mila per la sorella e la figlia di Maria.
Gli avvocati di parte civile Alessandro Calussi e Davide Scarabicchi hanno rappresentato “delusione e sconcerto da parte dei familiari di Maria Aparecida De Sousa per la sentenza, ritenuta troppo mite“.
Gionata Giannini, avvocato difensore del Ferrini, spiega che il suo assistito “ha collaborato fin da subito. Già dopo un’ora dall’arresto, avvenuto nella sua abitazione in Casentino, aveva confessato. Poi ha scritto una lettera di spiegazioni e pentimento, tutti elementi che hanno portato alle attenuanti”. Nella lettera memoriale, Ferrini aveva giustificato il suo gesto perchè, scrive, “temevo che sarebbe andata a raccontare in giro della nostra relazione, dei miei rapporti con una prostituta, ci avrei perso la faccia“.