Arezzo, raid ladreschi a bar e ristoranti: tre arresti. Le foto dei blitz

Bottino inconsistente, tanti danni: è questo il bilancio di una notte di follia da parte di extracomunitari magrebini che hanno preso di mira, in rapida sequenza, prima il Museo del Quartiere di Porta Santo Spirito ai bastioni, dove non hanno trovato niente di interessante (per loro). Poi hanno concentrato la loro attenzione al forno Pierozzi. Nel tentativo di effrazione si sarebbero anche feriti. Successivamente si sono spostati verso Saione, dove gli assalti sono proseguiti al Caffè di via Piave: anche in questo caso tentativo di effrazione non riuscito. Infine sono riusciti a penetrare all’interno del locale Mani in Pasta di Lodovichi, dove si sono impossessati del registratore di cassa e dei tablet utilizzati dal personale per le ordinazioni. Troppo lunghe le operazioni, perchè nel frattempo, sul posto, è arrivata una Volante della Polizia che li ha bloccati col registratore di cassa ancora tra le mani. Ricostruisce il titolare, Massimo Lodovichi: “Questa notte “è toccato a Maninpasta”. Vetrata sfondata, registratore di cassa strappato e rubati alcuni dispositivi elettronici per le comande.  Questa la refurtiva di tre malviventi prontamente arrestati nella notte davanti al locale grazie anche al nostro sistema di video sorveglianza. Ringraziamenti sinceri alla Polizia e alle Forze dell’Ordine. Siamo davvero fieri e orgogliosi di voi! (Un po’ meno fieri di chi continua a far entrare nel nostro paese criminali senza controllo)“. Al mattino la conta dei danni da parte degli esercenti, con l’intervento sul posto, alla ricerca di tracce utili, della Polizia Scientifica di Arezzo. Le telecamere di videosorveglianza hanno dunque anche ripreso le “gesta” notturne dei ladri, subito individuati dalla Polizia, che ha proceduto all’arresto dei tre uomini magrebini, responsabili dei vili raid notturni ai danni di una categoria, quella dei baristi e dei ristoratori, già sufficientemente mortficata e provata dalla crisi.

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