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lunedì | 30-12-2024

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Contenzioso parcheggi ex Standa, la sentenza del Consiglio di Stato: resteranno in uso al Comune

Dicatio ad patriam, ovvero l’istituto elaborato dalla giurisprudenza amministrativa valido per l’individuazione di una servitù di uso pubblico nel caso di comportamento consapevole da parte del proprietario, anche in mancanza di un atto formale, di mettere il bene a disposizione della collettività. E’ sul riconoscimento definitivo di questo istituto che il Consiglio di Stato, IV sezione, ha messo la parola fine al lungo contenzioso tra Comune di Arezzo e Immobiliare Bosco Prima, ribaltando la sentenza del TAR della Toscana e riconoscendo al Comune la titolarità del suolo nei dintorni dell’edificio ex Standa, zona Campo di Marte, area sulla quale l’Amministrazione comunale gestisce da tempo tramite ATAM parcheggi pubblici a pagamento.

Una vicenda annosa, che risale al 1967, anno della prima convenzione stipulata tra Comune e proprietà e che riconosceva al Comune la disponibilità di 16 posti auto ai quali, con lo sviluppo della convenzione, se ne sono aggiunti altri 90. Proprio questi ultimi sono diventati oggetto del contenzioso, da una parte la proprietà dell’area per la quale la concessione era da intendersi revocabile, dall’altra il Comune secondo il quale si era in presenza del consolidamento di una servitù di uso pubblico, con conseguente irrevocabilità della gestione del parcheggio. Servitù negata dalla sentenza del TAR della Toscana contro la quale l’Amministrazione comunale ha fatto appello al Consiglio di Stato, massimo giudice delle procedure amministrative, che ne ha accolto la richiesta dichiarando quell’area di pubblica utilità e quindi libera per poter essere utilizzata come parcheggio pubblico.

“La conclusione di una vicenda giudiziaria annosa – ha sottolineato il sindaco Alessandro Ghinelli – è sempre una notizia importante. In questo caso lo è ancora di più, perché la città acquisisce definitivamente l’uso di uno spazio urbano adibito da anni a parcheggio e area di circolazione. Stiamo parlando di oltre 100 stalli di sosta, gestiti da Atam, che insistono nella zona di Campo di Marte dove si trova la più importante farmacia comunale, peraltro l’unica aperta 24 ore su 24, molti servizi tra cui centri commerciali e una sede sindacale. Il Consiglio di Stato, il secondo e supremo grado di giudizio della giustizia amministrativa, ha accolto il ricorso del Comune disponendo che lo spazio in questione resta di proprietà privata, e su questo nulla questio, ma è altresì gravato da servitù a uso pubblico, a parcheggio. È stato dunque riconosciuto quanto si è consolidato nei decenni, ovvero che i cittadini, proprio in virtù della presenza di servizi importanti, possono continuare a parcheggiare nei pressi per usufruirne”.

Sulla stessa lunghezza d’onda del sindaco il presidente di Atam Bernardo Mennini: “constatiamo favorevolmente che la comunità aretina, di cui Atam in qualità di azienda pubblica è emanazione, resta titolare dell’utilizzo di un parcheggio strategico, a due passi dal centro e contiguo ad attività economiche e sanitarie di primaria incidenza”.

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