Lupo sbrana cinghiale vicino a case. Il comitato: “Non è allarmismo”. Parte lettera ai sindaci – Foto
Marco Bruni, presidente del Comitato “Emergenza lupo – Arezzo”, è intervenuto sul posto, tra le località Il Matto e Policiano, frazioni del comune di Arezzo: “Il nostro non è allarmismo, ci basiamo su avvistamenti e fatti che accadono ormai quotidianamente. Il lupo è un predatore, sta nelle dinamiche naturali che aggredisca un cinghiale, ma il tutto anche stamani è avvenuto in una zona densamente abitata, a poche decine di metri dalla Sr71. Siamo preoccupati, per questo ci appelliamo ai politici e a chi può decidere affinché vengano presi provvedimenti“. Bruni va oltre e annuncia la nascita del progetto “Il libro grigio del lupo ad Arezzo”, documento redatto attraverso le risposte e le “non risposte” ad una sorta di lettera/questionario inviata ai sindaci del territorio:
Comitato spontaneo “Emergenza lupo – Arezzo”
Progetto “Libro grigio del lupo ad Arezzo”
“Egregio Sig. Sindaco,
il Comitato “Emergenza lupo – Arezzo” sta svolgendo una intensa campagna di sensibilizzazione nei confronti dei problemi causati della presenza ubiqua della specie Canis lupus nelle aree antropizzate del nostro territorio.
Giungono a questo Comitato molte segnalazioni di atti di predazione a carico dei nostri animali domestici e da affezione e non più solo a carico dei cosiddetti animali da reddito.
Questi eventi si susseguono giornalmente e l’escalation di questo fenomeno sembra portare verso una concreta e contingente pericolosità anche a danno delle persone.
È necessario intervenire dal basso, perché i cittadini coscienziosi si devono rendere parte attiva della soluzione del problema, così come abbiamo fatto noi, ma serve un aiuto anche da parte delle amministrazioni locali che, anche se non possono essere la soluzione diretta del problema, possono aiutare concretamente i cittadini a veicolare le loro istanze.
Per questo motivo stiamo realizzando questo progetto, che si concretizzerà nella redazione di un documento che fotograferà la situazione della presenza del lupo nella nostra provincia alla data odierna.
Non intendiamo parlare di cifre, ogni rilevazione è solo la punta dell’iceberg della mole di eventi predatori che non è stata denunciata, lo sappiamo noi e lo sanno gli enti locali.
Noi intendiamo documentare quello che gli abitanti della provincia di Arezzo percepiscono e ci riportano; se sono soddisfatti della situazione che si è venuta a creare e se hanno constatato la presenza del lupo.
Vorremmo sapere se di questo sono soddisfatti, in tutto o in parte, o se ritengono che la presenza dei lupi nelle aree antropizzate costituisca un problema.
Sono decenni che con i fondi pubblici si finanziano gli esperti che con la loro “non-gestione” ci hanno condotti a questa situazione di pericolo contingente, per una specie che da molto tempo non è più a rischio di estinzione.
Nel corso degli anni molto denaro pubblico è stato speso per contare e monitorare un problema in vertiginosa crescita, le proteste degli abitanti e degli allevatori delle zone rurali si sono perse contro i muri di gomma costruiti dagli “esperti” e dalle amministrazioni pubbliche che si sono volute fidare e affidare a loro, anche per delegare le responsabilità e non assumersi gli oneri correlati alle scelte dettate dal raziocinio e non dal dogmatismo.
Riteniamo che oggi il limite massimo della sopportazione del nostro territorio e della biodiversità che ospita sia stato superato, ma ce lo devono dire i nostri concittadini, e nessuno li conosce meglio dei loro sindaci e proprio a questi chiediamo un aiuto.
La presente richiesta l’abbiamo inviata a tutti i 36 sindaci della Provincia di Arezzo, contiene alcune semplici domande alle quali preghiamo di rispondere brevemente, quanto prima vi è possibile.
Le risposte, integralmente riportate, e le “non risposte” andranno a costituire quello che abbiamo chiamato “Il libro grigio del lupo ad Arezzo”, sarà realizzato digitalmente e consegnato al Prefetto di Arezzo, al Presidente della Provincia di Arezzo ed ai media, cercando di diffonderne i contenuti quanto più sarà possibile, affinché la popolazione e gli organi preposti alla tutela della sicurezza, abbiano una visione “globale” di quello che succede nella provincia di Arezzo.
Il contributo dei nostri sindaci, che sono emanazione diretta dei loro concittadini, è fondamentale per questo vi chiediamo di collaborare.
Sig. Sindaco, come vive lei personalmente questa forte presenza dei lupi nel suo territorio comunale?
Ci sono stati casi rilevanti di predazione da lupi a carico degli animali cosiddetti “da reddito” nel suo comune?
Si sono verificate predazioni ai danni di animali domestici e d’affezione? Le risulta che qualche suo concittadino sia stato ferito o minacciato dai lupi?
Ritiene che le predazioni a cui assistiamo provengano da lupi o da ibridi?
Le persone che abitano nel Comune che lei amministra hanno accettato di buon grado questa forte presenza di predatori?
Gli operatori economici del settore dell’allevamento sono soddisfatti della gestione dei lupi da parte dello Stato?
Auspica un controllo della specie Canis lupus che ne contenga il numero o ritiene che non sia giusto intervenire?
Dividendo la popolazione del suo Comune in due insiemi, uno di favorevoli al contenimento e l’altro che ritiene che la presenza del lupo debba seguire la crescita che la contingenza gli permette, in che percentuali le dividerebbe?
Per esigenze meramente organizzative le chiediamo di rispondere al questionario, che le ricordiamo riguarda la percezione del problema entro il 15 marzo 2023, semplicemente rispondendo alla nostra PEC.
Se lo ritenesse utile può anche aggiungere una nota ulteriore, che noi pubblicheremo in modo assolutamente fedele e senza alcun tipo di censura, come per il questionario.
La ringraziamo per la sua fattiva collaborazione”.
Il Comitato “Emergenza lupo – Arezzo”
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