Giovane folgorato, il cuginetto ha lanciato l’allarme. Donati gli organi Ar24Tv

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La canna in carbonio aggancia, tocca o sfiora

Nella foto principale, i fili che scorrono trasversalmente sopra il torrente Archiano, ripresi dal punto esatto in cui è avvenuto ieri l’incidente, ai bordi della pista ciclabile che scorre lungo il torrente Archiano a Soci, comune di Bibbiena. Luogo in cui l’attività di pesca è autorizzata e dove Gabriele, accompagnato dal cuginetto di 11 anni, frequentemente si recava per coltivare la sua passione, magari dopo un saluto ai nonni che abitano lì vicino. Come ha fatto ieri. Gabriele è alto, 1 metro e 90 circa di forza atletica e gioventù, capace, con quella canna estensibile, di fare lanci a lunga gittata. La maledetta lenza aggancia, oppure la canna al carbonio sfiora soltanto, o tocca, la linea elettrica alimentata a 220 Volts sovrastante il torrente. Le canne da pesca al carbonio, molto utilizzate dai pescatori, sono notoriamente un ottimo conduttore elettrico, per cui è plausibile che Gabriele nemmeno abbia toccato i fili dell’alta tensione, ma solo sfiorato. Lo dovranno stabilire le perizie e le indagini dei Carabinieri di Bibbiena guidati dal Comandante Barbato.

Il cuginetto di 11 anni lancia l’allarme

Fatto sta che l’innesco della scarica raggiunge e folgora Gabriele. Il giovane rimane steso a terra privo di sensi in arresto cardiaco ai bordi della pista ciclabile che costeggia il torrente. Il cuginetto, che lo aveva accompagnato per un pomeriggio di svago e di pesca, inizia a urlare chiedendo aiuto. Accorre qualcuno che stava passeggiando lungo la pista che pratica un disperato massaggio cardiaco a Gabriele nel tentativo di rianimarlo, mentre vengono allertati i soccorsi alle 19.23. Sul luogo della tragedia in breve arriva il personale sanitario, un’ambulanza della Pubblica Assistenza di Rassina, Pegaso 1, i Carabinieri di Bibbiena. Vista la situazione, i sanitari dispongono il trasferimento di Gabriele all’ospedale fiorentino di Careggi con l’elisoccorso Pegaso 1. Altri dettagli per la ricostruzione del dramma potrebbero arrivare dal racconto del piccolo cugino che ha assistito alla scena.

Gabriele muore nel giorno del ventunesimo compleanno

Iniziano ore di drammatica attesa per familiari, amici, conoscenti. Purtroppo già i primi bollettini lasciano spazio a poche speranze: “Gravi conseguenze dalla scossa ricevuta, condizioni di salute estremamente critiche e pericolo di vita attuale e concreto“. Poi la situazione precipita e i Carabinieri del comando di Bibbiena comunicano che “dall’ospedale di Careggi informano che è stata dichiarata la morte cerebrale di Gabriele“. L’Autorità Giudiziaria ha già dato il nulla osta per le esequie. Gabriele, nato a Bibbiena e residente a Chitignano, impiegato in una ditta casentinese, la Ceg, amante dello sport, cresciuto calcisticamente e umanamente nelle fila della AC Bibbiena, se n’è andato nel giorno suo compleanno. Era nato infatti il 13 giugno 2002, 21 anni. Pochi, troppo pochi per questo giovane scomparso in maniera assurda nel pieno della vita e che lascia nello strazio mamma Katiuscia, babbo Fabio e un’intera comunità.

La donazione degli organi

Un giovane forte e generoso, il cui sacrificio regalerà speranza e futuro ad altre persone che soffrono: qualcuno vivrà grazie ai suoi organi, di cui la famiglia ha autorizzato l’espianto per la donazione.

Il cordoglio

I social in un attimo vengono inondati di messaggi di ricordo e cordoglio. Tra gli altri, anche quello di Filippo Vagnoli, sindaco di una comunità sgomenta e devastata dal dolore per la grave perdita: “Siamo sconvolti da questa tragedia. La nostra vicinanza alla famiglia, parenti e amici per questa tragica fatalità. Chiediamo vicinanza alla famiglia, silenzio e rispetto per questo lutto che coinvolge tutta la nostra comunità“.

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