Castello di Mammi: area sequestrata, via alle indagini su regolarità lavori

• Castello di Mammi, sbancamento regolare?

Stamani blitz dei Carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della procura di Arezzo, dei carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Firenze con i colleghi di Cortona, nell'area del castello di Mammi, nel comune di Castiglion Fiorentino, che, come anticipato da Arezzo 24, era stata oggetto di uno sbancamento per l'esecuzione di lavori edili.

L'intervento aveva sollevato le proteste di numerosi cittadini e di alcune associazioni che hanno presentato esposti. Questa mattina l'intervento delle Forze dell'Ordine, che hanno posto l'area sotto sequestro. Le ipotesi di reato sono legate, oltre alla regolarità del cantiere e dei lavori, svolti in un'area di interesse paesaggistico, ambientale e storico/culturale, pare senza le necessarie autorizzazioni, anche allo smaltimento di rifiuti speciali. Infatti gli uomini della polizia giudiziaria della procura di Arezzo e dei carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Firenze, si sono imbattuti in eternit interrato nell'area. Del castello di Mammi si hanno notizie fin dal 962, ma il massimo splendore lo raggiunse nel XIII e XIV secolo con la famiglia Lambardi, nel cui seno nacque il famoso Beato Mansueto, ambasciatore del Papa presso le corti di Inghilterra e Francia, fondatore dell’ospedale di S. Chiara a Pisa. Del castello, posto sulle alture di Castiglion Fiorentino, restano, o forse è meglio dire restavano, alcune rovine della cinta muraria e della sezione inferiore della torre maggiore. Restavano, perché quello che a suo tempo non fecero i fiorentini, che spianarono gran parte delle rocche in terra d’Arezzo, lo hanno fatto adesso le ruspe con interventi che hanno sollevato le proteste di numerosi cittadini e di alcune associazioni. Dopo la vendita ad un privato della canonica della chiesa di San Pietro apostolo e dei terreni ad essa annessi, sono partiti una serie di lavori di sbancamento piuttosto pesanti. Lavori che hanno interessato anche l’area della vecchia cinta muraria del castello, testimonianza storica importantissima in una zona vincolata. Ora quei lavori sono finiti nel mirino della procura che ha fatto scattare il sequestro dell'area e un'accurata attività d'indagine.