L'ultimo saluto a Paolo in Cattedrale. I colleghi del Genio: "Un fratello". Il vescovo: "Custodite la memoria"

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Sono stati celebrati questo pomeriggio in Duomo ad Arezzo i funerali di Giacomo Berbeglia, il giovane aretino di 20 anni deceduto nella notte tra venerdì e sabato a Ruscello nella carambola dell'auto su cui viaggiava in compagnia di amici. Grande commozione alla lettura dei messaggi dei colleghi del Genio Ferrovieri dell'Esercito di Bologna, che hanno portato la bara in spalla.

Tante persone, amici, parenti e conoscenti, oltre ai commilitoni del Genio di Castelmaggiore, Bologna, dove lavorava, hanno circondato di affetto i familiari di Paolo. La cerimonia funebre è stata officiata dall'Ordinario militare del Genio di Bologna, mons. Santo Marcianò. Momenti di grande commozione ha suscitato la lettura di un messaggio da parte di una collega di Paolo: "Sei stato un grande amico e fratello, con la tua solarità e allegria ci hai sempre strappato un sorriso e hai lasciato qualcosa di indelebile in noi. Ci vorrebbero tante parole per definire la persona speciale che sei sempre stata, ma tu, caro fratello nostro, ci hai lasciato un vuoto incolmabile. Rimarrai sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi. Ciao Paolo". Poi è stata data lettura della preghiera del Genio Ferrovieri. Il vescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, mons. Andrea Migliavacca, impossibilitato a partecipare, ha inviato un messaggio audio per porgere le condoglianze a parenti ed amici di Paolo: "E' giorno di grande dolore e commozione nel dare l'ultimo saluto a Paolo nella nostra Cattedrale. Un pensiero di affetto per i genitori e i fratelli in particolare, diventa preghiera accorata perchè il Signore dia consolazione e speranza a chi è in questo grande dolore. La tragica morte di Paolo colpisce tutti noi, mette a dura prova la vita e la fede e ci porta a domande profonde: perchè Signore, perchè questa morte prematura, perchè questo dolore ingiusto, come ritrovare pace e speranza? Forse non ci sono risposte. Penso che la più vera attenzione di Dio per la famiglia di Paolo e per tutti noi sia un abbraccio e farsi accanto per asciugare le nostre lacrime. Lo stesso abbraccio con cui Dio ha accolto Paolo, così immagino il loro incontro: un abbraccio a Paolo che regala la vita per sempre. Abbracciamo anche noi Paolo, accompagnandolo all'incontro col Padre nella vita per sempre e lo affidiamo al suo abbraccio e alla custodia della Madre, Maria, la Madonna del Conforto. Vorrei abbracciare i tanti giovani che sono in Cattedrale ora, custodite la memora bella di Paolo, vivete nel bene la vostra vita, stringetevi con affetto alla sua famiglia, anche a voi sia data pace, consolazione, speranza. Vi penso e prego che anche a voi siano asciugate le lacrime di questo distacco doloroso. Vi benedico, a voi e alla famiglia, con intensa preghiera per Paolo. Il vostro vescovo Andrea". All'uscita, il picchetto d'onore del comando del Genio Ferrovieri di Castelmaggiore ha reso l'ultimo omaggio a Paolo Berbeglia.

 

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