San Giovanni, allarme rosso per i furti nei negozi. Commercianti esasperati

Nell’ordine, in una stessa nottata, quella tra il 23 e il 24 maggio scorsi, sono stati “visitati” due parrucchiere da donna, un barbiere, un punto vendita dell’antico forno Canu, una settimana fa il centro Tim sulla regionale 69 e, proprio lunedì notte, una pizzeria da asporto. Tutte attività vicine tra loro, se si esclude un negozio da acconciature da donne e il centro Tim si trovano tutte nel centro storico tra Via Piave, Via Garibaldi e Via Roma e che sono unite da un unico comune denominatore: scarso bottino trafugato in euro e tanti danni alle strutture. Solo il punto vendita di telefonia ha registrato un grosso conto finale, di circa 15 mila euro, a causa di 20 oggetti rubati tra telefoni e tablet di valore, ma per il resto pochi spicci e porte con vetri spaccati dal valore di tante banconote da 100 euro. Addirittura all’antico forno Canu sono entrati più volte, nel punto vendita vicino allo stadio sono state due le “spaccate”, senza contare quella, ai primi di maggio, a Montevarchi con lo stesso modus operandi e lo stesso identico risultato: 100 euro scarsi rubati, ma danni alle strutture ben superiori ai mille euro. I Carabinieri di San Giovanni, alcuni giorni fa, per uno dei furti a questa struttura, hanno tratto in arresto un giovane pregiudicato brasiliano, ma questa piaga continua ad espandersi e i commercianti sono giustamente esasperati, basta andare a leggere sui social. Come ha confermato il sindaco Vadi in un confronto pre-elettorale andato in scena ieri pomeriggio tra i candidati alla poltrona di primo cittadino, c’è una sola pattuglia in servizio durante la notte in tutto il Valdarno ed è normale che non riesca a sopperire alle richieste. La situazione è grave, non si vede una luce in fondo al tunnel e a rimetterci sono sempre coloro che onestamente portano avanti la propria attività per arrivare in fondo al mese e mettere qualcosa in tasca.