Sacchi scarcerato entra nella Casa di riposo

Ingresso di Sacchi alla Casa Pia: Testi e Rauti rompono il silenzio

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E' stato trasferito nella Rsa Fossombroni di Arezzo l’uomo che il 21 giugno scorso uccise la moglie con un colpo di pistola all’interno della propria abitazione in via Giotto ad Arezzo.

Il gip di Arezzo Stefano Cascone ha scarcerato, accogliendo l'istanza della difesa, Alessandro Sacchi, l'80enne che colpì a morte Serenella Mugnai, 72 anni, una paziente affetta da Alzheimer. L’omicida reo confesso, disse agli agenti di aver sparato "perché non ce la facevo più". La vittima, Serenella Mugnai, 72 anni, da tempo era affetta da Alzheimer e il marito pare facesse sempre più fatica ad accudirla. Ora la casa di riposo cittadina ha accolto il nuovo ospite, studiando le soluzioni più adeguate all’anziano. La presidente Debora Testi e il consigliere Antonio Rauti si sono adoperati per favorirne l’ingresso. Il signor Sacchi è stato accolto alla Casa di Riposo “Fossombroni”. L’arrivo del nuovo ospite testimonia lo spirito di servizio verso il territorio che identifica l’istituto cittadino, con il consigliere con delega al sociale Antonio Rauti che, appena arrivata la richiesta, si è adoperato per valutare la possibilità dell’ingresso.

La presidente Debora Testi e il direttore Stefano Rossi, insieme allo stesso consigliere Rauti, si sono così attivati per reperire la documentazione necessaria e per condividere le dovute considerazioni propedeutiche all’accoglienza alla Casa Pia. L’attenzione e la celere risposta anche del vicesindaco Lucia Tanti hanno poi permesso di disporre l’immediata presa in carico del signor Sacchi da parte dei servizi sociali del Comune. La struttura ha infine trovato le soluzioni più adeguate alle condizioni dell’anziano. «Finora abbiamo mantenuto il riserbo - commentano la presidente Testi e il consigliere Rauti che hanno accolto l’ospite alla casa di riposo, - per tutelare la privacy del signor Sacchi e per rispetto verso il lavoro di magistrati e avvocati. Non è, comunque, compito nostro dare giudizi ma adoperarsi affinché la Casa Pia risponda ai bisogni dei cittadini».

Nella foto: Polizia di fronte all'appartamento di via Giotto ad Arezzo dove si è consumata la tragedia

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