Gravi carenze igienico sanitarie e di sicurezza pubblica, disposto lo sgombero dell’ex hotel River
Il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi ha firmato questa mattina, lunedì 29 luglio, l’ordinanza contingibile e urgente di sgombero dell’ex hotel River, la struttura ricettiva situata in Lungarno 7 Fratelli Cervi, per motivi di sanità e sicurezza pubblica.
Dai primi mesi dell’anno infatti, il primo cittadino, su segnalazione di numeri residenti preoccupati della situazione di degrado dell’area, ha attivato un tavolo di coordinamento con le forze dell’ordine, la Prefettura e la Questura per controllare e prendere in carico la situazione.
E’ del 2 aprile la prima ordinanza per la verifica delle autorizzazioni della struttura.
Il 18 luglio scorso la polizia municipale di San Giovanni Valdarno ha poi effettuato il sopralluogo per verificare lo stato degli occupanti.
Il giorno seguente, il 19 luglio, il sindaco Vadi ha richiesto al responsabile di Unità funzionale Ipn (igiene pubblica e nutrizione) di disporre un sopralluogo congiunto con le forze dell’ordine: l’accertamento è stato eseguito il 23 luglio scorso.
L’ ufficio Ipn dell’azienda Usl Toscana sud est ha riscontrato, come si legge nella relazione, “gravi carenze igienico sanitarie e di sicurezza” tali da rappresentare “un rischio per la salute pubblica”. E, in attesa del ripristino dei requisiti igienico sanitari, ha proposto che fosse interdetto l’accesso all’immobile.
Il sindaco Valentina Vadi, alla luce di quanto emerso, ha emesso quindi apposita ordinanza allo scopo di procedere allo sgombero dell’immobile per motivi urgenti e contingibili di sanità e sicurezza pubblica.
“L’ordinanza contingibile e urgente che ho firmato questa mattina è il frutto di un lavoro sinergico tra Amministrazione Comunale, Prefettura, Comando Provinciale dei Carabinieri, Polizia Municipale, Asl che va avanti da diversi mesi anche all’interno del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza”, ha dichiarato Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno. “L’ex River presenta ad oggi una situazione di degrado sociale molto elevata, legata a motivi di natura igienico sanitaria, ma anche di ordine pubblico e sicurezza, con pericolo per la salute e la incolumità pubblica. Con questo provvedimento, pertanto, si va nella direzione di uno sgombero della struttura, volontario o coattivo, alla quale saranno apposti i sigilli fino a quando non saranno ripristinate condizioni di normalità. I servizi sociali del Comune di San Giovanni Valdarno, nelle scorse settimane, hanno comunicato a tutti i comuni di residenza degli occupanti lo sgombero imminente perché queste persone vengano prese in carico in caso di necessità e di bisogno”.
Il gestore ha tempo sette giorni dalla ricezione della notifica del provvedimento per muoversi come richiesto. In caso contrario saranno attivate le procedure per lo sgombero coatto dell’immobile e la successiva apposizione dei sigilli per prevenirne l’accesso abusivo.
La stessa ordinanza dispone anche che gli occupanti lascino la struttura in autonomia portando con sé ogni effetto personale. I servizi sociali si sono già attivati contattando tutti i comuni di residenza delle persone che alloggiavano all’ex hote River affinché possano valutare se sia necessario un loro intervento.
“Fra l’altro – ha continuato il sindaco – l’ex River è sottoposto a procedura esecutiva presso il Tribunale di Arezzo (istituto vendite giudiziarie) e l’auspicio che ho è che venga acquisito all’asta quanto prima da una nuova proprietà che possa dare un futuro a questa struttura e all’intero quartiere che da troppo tempo è costretto a subire le conseguenze del degrado prodottosi negli anni. Infine mi auguro che questo passaggio possa portare a soluzione anche la situazione critica di furti e danneggiamenti alle attività commerciali che la nostra città sta subendo da diverse settimane. San Giovanni è una cittadina operosa e perbene che non accetta e non vuole l’illegalità: per questo sto percorrendo, da diversi mesi ogni strada, per trovare, insieme alle altre istituzioni, una soluzione”, ha concluso Valentina Vadi.