"Schedati dalla Digos, ma Creti non può passare": comitato aretino porta la protesta fino a Perugia Ar24Tv

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Il Comitato SAVA getta il cuore oltre l'ostacolo: giornata cruciale tra interviste e proteste, prima al bivio ferroviario Arezzo Sud, poi di fronte a Palazzo dei Priori, sede comunale del capoluogo umbro. Domenico Alberti: "E' intervenuta la Digos che ci ha identificati". Matteo Galli: "Chiesto Consiglio straordinario congiunto di Provincia e Comune di Arezzo"
Il Comitato SAVA continua nella sua battaglia di sensibilizzazione affinchè venga rivista la decisione, annunciata da Matteo Salvini, di costruire la Stazione Alta Velocità a Creti. La presenza del Ministro nel capoluogo umbro era "straordinaria occasione per far sentire civilmente la nostra voce di dissenso, ma una volta di fronte a Palazzo dei Priori - racconta Domenico Alberti - siamo stati schedati dalla Digos solo per avere esposto uno striscione recante la scritta 'Medioetruria a Creti, insulto per la Toscana, inutile per l'Umbria'. Alberti si dice sconcertato: "Dopo l'intervista concessa alla Rai, ci sono stati chiesti i documenti e i nostri volti sono stati ripresi dalle telecamere degli agenti di Polizia, siamo stati identificati e schedati solo per aver pacificamente espresso la nostra posizione".
La giornata del comitato era iniziata al bivio ferroviario Arezzo Sud con una nutrita delegazione di cittadini e la troupe di RAI3 Toscana. L'obiettivo? Ribadire con forza l’ opposizione alla decisione, giudicata assurda, di realizzare la stazione Medioetruria a Creti.
Dopo l’intervista, la giornata è proseguita a Perugia, dove alcuni membri del comitato hanno partecipato alla convention "Italia per il Sì", organizzata dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, alla quale ha partecipato anche il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per presentare il progetto della stazione Medioetruria a Creti. Durante la presentazione, dicono dal Comitato, "si è assistito ad uno spettacolo sconcertante: tempistiche irrealistiche, errori grossolani nella valutazione dei bacini d'utenza e dati fuorvianti, il tutto orchestrato per sostenere la campagna di rielezione della presidente Tesei".

"Uno spettacolo indegno", è stato il duro commento del segretario Domenico Alberti, riferendosi alla presentazione del progetto da parte del ministro Salvini. "Questa manovra elettorale a scapito di Arezzo rappresenta un atto gravissimo" ha dichiarato, invece, il presidente del comitato, Matteo Galli durante la piovosa giornata a Perugia. Tanto è bastato al comitato SAVA per chiedere in via di urgenza a Provincia e Comune di Arezzo un Consiglio straordinario congiunto.

Gli esponenti aretini non hanno risparmiato critiche al ministro Salvini, accusandolo di "proseguire nella sua campagna elettorale mentre la rete ferroviaria italiana versa in condizioni sempre più critiche". Sono stati inoltre sollevati seri dubbi sulle competenze del ministro in materia di trasporti, vista la mancanza di risultati concreti e l'approccio, secondo il comitato, "superficiale e negligente" finora adottato.
"Gravissimo", inoltre, viene ritenuto il silenzio della parlamentare Leghista Nisini, che ancora non si è espressa a riguardo di questa vicenda: "siamo profondamente delusi dai vertici della Lega Aretina", commenta così il presidente del comitato Galli.
Il Comitato avanza ora tre richieste:
1. dimissioni di tutta la Lega aretina ovunque sedente (da palazzo cavallo a Firenze e Roma)
2. ⁠convocazione in via di urgenza del Consiglio congiunto di Provincia e Comune di Arezzo allargato a tutti i comuni delle vallate ed a tutte le rappresentanze economiche e sociali aretine
3. ⁠a Giorgia Meloni di esercitare il suo specifico potere di controllo sull’operato del Vicepremier e Ministro dei Trasporti "che dichiara falsità per il tramite dei suoi tecnici"

Nonostante le difficoltà, il comitato SAVA "continua a battersi e anticipa che nei prossimi mesi potrebbero arrivare novità importanti, capaci di dare maggior forza all'iniziativa  contro il progetto di Medioetruria a Creti".

Settimana cruciale per il comitato, ancor più  convinto di avere tutti gli elementi necessari per fermare quella che considera una scelta "folle e dannosa" per tutta la provincia di Arezzo e il suo futuro.

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