“Una lira per tre vite” in attesa della prefazione del presidente della Repubblica Mattarella

Enzo Gradassi avrebbe compiuto 70 anni proprio oggi, 22 maggio. Aspettava questa data con impazienza. Ancor più aspettava ansiosamente, dopo un lungo e certosino lavoro di ricerca, un’altra data, quella del 15 giugno, quando sarebbe uscita in libreria la sua ultima fatica letteraria, scritta con l’amico e appassionato storico aretino Santino Gallorini:

Le nostre case editrici (Fuorionda e Effigi) oggi (in occasione del compleanno, ndr) gli avrebbero fatto un bel regalo: la seconda bozza del nostro libro, già con le foto e prove di copertina. Sarebbe stato felice e soddisfatto del lavoro che aspettava di realizzare da anni. E adesso è in dirittura di arrivo“.

Com’è stato lavorare con Enzo?

“Un’esperienza unica, che non dimenticherò mai. Abbiamo anche scoperto, strada facendo, di utilizzare lo stesso metodo nella ricostruzione dei fatti storici”.

Enzo Gradassi era instancabile

“Era mosso da grande competenza e passione, Enzo lavorava giorno e notte. Pensi che mentre stavamo terminando il lavoro sulla strage dei Tani e Rossi, già si stava interessando ad un’altra vicenda che sarebbe stata la sua prossima opera”.

Sono curioso

“Avrebbe scritto sul tenente Emilio Vecoli, capo della polizia politica fascista e noto torturatore, nato ad Arezzo da un famoso professore e scrittore: era da tempo nel mirino dei partigiani aretini“.

Con Enzo è stato un continuo scambio, in questi mesi di lavoro

“Per la ricostruzione dei fatti abbiamo consultato oltre 1.500 pagine di documenti provenienti dagli archivi di stato di Milano, Modena, Firenze, Pavia, Roma e Arezzo. Poi alla sera ci scambiavamo le bozze e facevamo le correzioni”.

Come siete arrivati alla scelta del titolo?

È stato un lungo dibattito. Poi lui ha suggerito “Per una lira”, io gli ho proposto “Una lira per tre vite” ed è rimasto entusiasta”

Curioso titolo. A cosa si riferisce?

È la richiesta delle parti civili di indennizzo alle famiglie delle vittime: una lira, appunto“.

Normalmente a Enzo piacevano sottotitoli chilometrici

“E sarà così anche stavolta: “Il massacro di Sante e don Giuseppe Tani e di Aroldo Rossi tra paure, inganni e tradimenti”. Posso aggiungere una cosa?”

Prego, Santino

“Visto il tema trattato, ho chiesto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di onorarci con una sua prefazione. Sarebbe straordinario”.

Gallorini, lei ha un contatto privilegiato col Capo dello Stato: lo scorso novembre, ad Arezzo per l’Assemblea annuale dell’ANCI, Mattarella chiese di poterla incontrare per ringraziarla di aver fatto conoscere la storia degli “Eroi della Chiassa”. Quindi la possibilità è concreta.

“Più che altro è una speranza, ma Enzo sarebbe felice”.

Lo speriamo anche noi. Per Santino Gallorini e per “eternare”, in certo qual modo, l’opera e la memoria di Enzo.

 Nelle foto: l’incontro tra Santino Gallorini e Sergio Mattarella all’Assemblea Anci di Arezzo e la copertina del libro di Enzo Gradassi e Santino Gallorini.

 

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