Area ex zuccherificio all’asta, a Castiglion Fiorentino si rianima il dibattito sulla destinazione

Castiglion Fiorentino sembra rianimarsi il dibattito sulla riconversione dell’enorme appezzamento de “La Nave”, alle porte del comune. Per anni i comitati e politici si sono battuti contro il progetto Powercrop per la realizzazione di uno stabilimento per la produzione di energia da biomasse. La vicenda approdò fino al Consiglio di Stato, che nel 2016 si pronunciò ritenendo inidonea l’area Cà Bittoni ad ospitare la centrale per l’insussistenza dei presupposti che volevano classificare quest’area come «degradata». Venuto meno il progetto e con esso importanti finanziamenti europei, la proprietà ha provveduto nel frattempo allo smantellamento degli stabilimenti, per decenni destinati alla produzione saccarifera tramite la trasformazione della barbabietola da zucchero, ma nel tempo in molti hanno lamentato che l’area fosse diventata una sorta di discarica a cielo aperto. Il terreno che andrà all’asta mercoledì 27 gennaio alle 12:30, commissario la Dr.ssa Enrica Piacquaddio, professionista delegato Notaio Dott. Valerio Auriemma, Giudice G.D. Maurizio Atzori, è comprensivo di area agricola, residenziale e produttiva. Il dibattito sulla destinazione futura del sito pare rianimarsi, con sfumature di non poco conto. Il Sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli auspica “che l’area industriale in questione possa suscitare l’interesse di investitori in grado di far rinascere un polo produttivo che possa favorire lavoro e occupazione nel nostro territorio come la nostra tradizione vuole, preservando le caratteristiche del nostro paesaggio e nel rispetto degli equilibri ambientali sui quali vigileremo sempre con l’attenzione necessaria“. Il gruppo “Città al centro” eccepisce: “Esiste la possibilità di cerare sviluppo, occupazione e recupero dell’area anche con attività non necessariamente industrialiTutto dipenderà da chi sarà l’acquirente e quali saranno i progetti futuri. Il dubbio per gli investitori potrebbe essere la bonifica, in parte ancora da realizzare e in parte autorizzata, ma di fatto non eseguita, perché proprio la parola “produttiva” messa nelle Norme del Regolamento Urbanistico di Castiglion Fiorentino, assieme ai tanti buoni propositi dell’ Area Programma appositamente predisposta, ha di fatto regalato a Sadam la “non bonifica” per le aree già autorizzate“.

 

 

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