Superbonus 110%, Confartigianato chiede al Comune di Arezzo un impegno straordinario
“Nel corso dell’incontro, al quale erano presenti anche Giordano Cerofolini ed Elena Bucefari rispettivamente presidente e coordinatrice della Federazione Provinciale Edilizia di Confartigianato, abbiamo rappresentato all’assessore Lucherini – dice Fabrizio Piervenanzi – la fortissima preoccupazione di tutta la filiera – cittadini, condomìni, tecnici degli Albi Professionali e naturalmente imprese di settore – di fronte al fatto che vengono fissati appuntamenti a circa quattro mesi di distanza dalla richiesta. Salvo accumulare altri ritardi nel caso di integrazioni e di sanatorie da perfezionare.
La creazione dello strumento Superbonus, che tra l’altro è stata indicata dalla Commissione Europea tra le misure più efficaci per rilanciare lo sviluppo, al momento ha una scadenza certa al 31/12/2022 (la proroga al 2023 per ora è una promessa) e stanti questi tempi di risposta da parte dell’Amministrazione comunale è evidente il pericolo di perdere, tutti, questa straordinaria occasione di portare a buon fine uno degli incentivi più utili per consolidare la ripresa delle attività produttive e la riqualificazione del patrimonio edilizio in un’ottica di transizione ecologica.
Abbiamo opere già cantierabili ma in realtà ferme a causa di una burocrazia che non accenna a diminuire e che danneggia non solo la suddetta filiera, ma anche la stessa Amministrazione che potrebbe incamerare cifre rilevanti per effetto delle sanatorie da perfezionare e con le quali potrebbe fronteggiare i costi relativi ad un potenziamento dei servizi per ridurre i tempi di risposta di cui si parla.
È altrettanto chiaro che con questa deludente tempistica, si complicano anche i rapporti con gli istituti di credito ai quali cittadini e imprese si rivolgono e quelli con i fornitori che aggiornano continuamente i prezzi, vanificando la rispondenza dei preventivi che le imprese propongono ai loro clienti.
L’incontro è servito a rappresentare, come detto, le istanze di tutta la filiera. Istanze e ragioni oggettive che l’assessore Lucherini ha mostrato di condividere, lamentando anche lei stessa i negativi effetti collaterali della burocrazia, ma a questo punto non possiamo fare altro che chiedere all’Amministrazione un cambio di passo, attingendo ad ogni provvedimento possibile per ridurre in modo significativo i tempi di risposta. Alcuni Comuni hanno fatto ricorso al Servizio Civile, altri a collaborazioni anche gratuite con Albi professionali, altri ancora prevedendo assunzioni a tempo determinato, per fronteggiare l’emergenza. Ci aspettiamo che anche il Comune di Arezzo possa fare altrettanto”