Logge del Grano, lucchetti a fine anno. Accuse al Comune, 70 produttori pronti al rilancio

I produttori della Rete sono stati costretti a questa amara decisione non potendo più gestire i costi della struttura e non ricevendo alcun supporto da parte del Comune di Arezzo proprietario dell’immobile. 

Il 31 Dicembre il Mercato Logge del Grano e L’Osteria del Mercato chiuderanno le porte, i produttori della Rete sono stati costretti a questa amara decisione non potendo più gestire i costi della struttura e non ricevendo alcun supporto da parte del Comune di Arezzo proprietario dell’Immobile. Il progetto promosso e voluto dal Comune di Arezzo fino da principio ha coinvolto circa 70 aziende le quali hanno investito molti soldi risorse personali e finanziare per promuovere, fare crescere e sviluppare la Rete di Impresa e il Mercato. Nel 2015 il Comune di Arezzo ha dato in affitto l’immobile ad un gruppo di aziende agricole costituite in Rete di Impresa per offrire ai cittadini di Arezzo un Mercato Agroalimentare di prodotti di alta qualità e selezionati che rispettassero i criteri del km0 e della filiera corta.

Il 2 Gennaio il Mercato non aprirà al pubblico, ma dalle 9 alle 13 i produttori del Mercato svuoteranno i loro scaffali e verranno esposti nelle vetrine i contatti di tutte le aziende che si rendono disponibili per la fornitura dei loro prodotti per cercare di sopperire ad ogni modo all’interruzione di un servizio in cui abbiamo sempre creduto”,

alzano in coro le circa 70 aziende coinvolte che già tuttavia stanno pensando a un piano di rilancio in un’altra forma e luogo della città.

«La Rete ha cercato di avere un approccio collaborativo e costruttivo con il Comune, ritenendo il Mercato un bene della comunità. Evidentemente il Comune non ritiene il Mercato importante. Fin dall’apertura non ha mai dato risposte, ha rimbalzato le problematiche e ha rigettato tutti i progetti di sviluppo strutturale ed economico del Mercato. Negli anni la Rete ha proposto al Comune numerosi progetti per lo sviluppo economico e il miglioramento strutturale dell’edificio anche intervenendo con importanti risorse messe a disposizione dai soci. Il Comune ha ripetutamente bocciato tutte le proposte che avrebbero potuto generare valore all’immobile e rendita al Mercato»,

così il Presidente del Comitato Logge del Grano, Antonio Tonioni. Anche la Camera di Commercio ha cercato di organizzare un incontro per discutere del futuro del progetto Logge del Grano fra Comune, Rete e associazioni di categoria, ma non ha ricevuto la disponibilità del Comune a partecipare.

Logge del Grano: un mercato per fare un ponte, anche turistico, tra centro storico e territorio. Un progetto unico nel suo genere e di grande valore per la Città e i suoi abitanti che aveva tanti significati e tanti scopi. A partire dal valorizzare i prodotti del territorio, dando valore ad un intero territorio. Oltre a rendere un servizio agli abitanti del centro storico, e non solo, portando nelle loro case ogni giorno prodotti freschi e di qualità (soprattutto nel periodo del Covid-19). Tra le operazione quello di ridare nuova vita ad un immobile storico ormai in disuso e ristrutturato poi per creare al suo interno un Mercato Agricolo oltre che riqualificare Piazza delle Logge del Grano, quasi abbandonata negli anni precedenti, creando un movimento di persone e dando illuminazione fino alle 20 di sera.

I limiti e gli inciampi del Comune di Arezzo.

“Purtroppo già dopo pochi mesi dall’inaugurazione i produttori del Mercato si sono resi conto di importanti problematiche strutturali dell’edificio che hanno comportato altissimi costi di gestione non preventivabili ne prevedibili dalla Rete. Consumi Energetici ben 3 volte superiori a quelli dichiarati dal Comune al momento dell’affitto dell’immobile. La rete ha dovuto sostenere consumi annui di 240000 kw contro 84600 kw dichiarati nell’APE rilasciata dal Comune. Questo a causa di opere di ristrutturazione effettuate dal Comune di Arezzo senza alcun criterio di efficientamento energetico. Ad aggravare questo quadro di difficoltà e rendendo la situazione insostenibile è stata la crisi energetica: durante il 2022 il costo dell’energia ha subito degli importanti aumenti che hanno comportato fatture non sostenibili dalla rete obbligandoci a richiedere delle rateizzazioni delle stesse che dovremo pagare nei prossimi mesi. Nonostante le puntuali segnalazioni e i documenti ufficiali forniti al Comune questo non ha mai dato risposte di alcun genere ne messo in atto azioni riparatorie. Inoltre il Comune non dà certezze alla rete sul rinnovo del Contratto di Affitto in scadenza nel 2024 mettendo la rete nella condizione di non poter più pensare a progetti di sviluppo ed investimenti sul mercato stesso”,

come si legge da una lettera inviata dal Comitato a tutti i soci.

«Dopo un primo interessamento e ufficiose promesse da parte del Sindaco, in questi due anni ci sono state date sole false speranze, che ci hanno fatto perdere tempo fino all’interruzione di qualsiasi forma di comunicazione negli ultimi 4 mesi – continua Tonioni – da ultimo il Comune non si è presentato nemmeno il 25/11/22 alla riunione indetta dalla Camera di Commercio di Arezzo dove doveva essere discussa la posizione sul futuro del progetto Logge del Grano alla presenza anche delle Associazioni di Categoria. Inoltre sono ormai 3 anni che non viene più convocata la Commissione di Controllo istituita dal Comune di Arezzo e presieduta dallo stesso sul progetto delle Logge del Grano. Altro segnale del totale disinteresse da parte del Comune. Avendo davanti mesi invernali che potrebbero comportarci costi energetici insostenibili e nessun supporto da parte del Comune siamo costretti a chiudere il Mercato in piazza Logge del Grano con l’augurio che la nostra amministrazione intervenga una volta per tutte e con la speranza di portare avanti il nostro progetto in futuro».

Ora la speranza delle oltre 70 aziende della Rete resta nell’ultimo appello che il Comune potrà accogliere venendo al tavolo di confronto prima della chiusura, in alternativa la sorte è quella predetta anche se le aziende stesse stanno già discutendo di un possibile piano di rilancio individuando una nuova struttura e una nuova gestione della Rete Logge del Grano.

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