Settore orafo aretino, vola l'export: + 133,4%. Traino economia Toscana col polo farmaceutico

Export in crescita del 20,9% nei primi mesi del 2024, superiore al dato nazionale

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Dal Monitor realizzato dal Research Department di Intesa Sanpaolo, emerge che il settore Oreficeria di Arezzo (+133,4%) e il Polo farmaceutico toscano (+44,7%) rappresentano le prime due realtà per esportazioni nel 2024. Poli della Toscana oltre la media nazionale

Firenze, 8 agosto 2024 – Nei primi tre mesi del 2024, l'export delle specializzazioni distrettuali e dei poli tecnologici della Toscana ha raggiunto i 9 miliardi di euro, registrando una crescita del +20,9%, nettamente superiore al dato nazionale del +3,6%.

Dal Monitor dei Distretti della Toscana, elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo, emerge che il distretto dell’Oreficeria di Arezzo ha contribuito in maniera significativa a questo risultato con un incremento del +133,4% nelle esportazioni, dovuto principalmente al mercato turco. Questo balzo nelle esportazioni, unito agli investimenti di oltre 90 milioni di euro destinati ad ampliare la capacità produttiva e a finanziare la ricerca e sviluppo nei siti del distretto, rafforza ulteriormente la posizione di Arezzo nel settore orafo.

Altri Distretti Toscani

  • Camperistica della Val d’Elsa: Crescita di 50 milioni di euro, con incrementi significativi in Francia, Spagna e Regno Unito. Le vendite in Germania sono rimaste stabili (-0,1%), confermandosi come il primo mercato.

  • Cartario di Lucca: Ha registrato un calo di 71,6 milioni di euro (-17,9%) rispetto al periodo gennaio-marzo 2023, influenzato dalla riduzione dei prezzi alla produzione esteri del 10%. In contrasto, il distretto delle Macchine per l’industria cartaria di Lucca ha visto una crescita del 42,2%, trainata dalle vendite in Francia, Arabia Saudita e Brasile.

  • Sistema Moda:

    • Pelletteria e Calzature di Firenze: Calo del -23,2%, con una riduzione delle esportazioni verso la Svizzera.
    • Abbigliamento di Empoli: Crescita del +10,2%, grazie alle vendite in Vietnam, Cina, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti, che hanno compensato il calo verso la Svizzera.
    • Tessile e Abbigliamento di Prato: Riduzione di 35,6 milioni di euro (-6,3%), con un calo più marcato nel tessile (-12,7%), mentre l’abbigliamento ha mostrato una stabilità (-1,1%).
  • Poli Farmaceutico e Biomedicale: Incremento del +41,6%, con il Polo farmaceutico toscano che ha superato i 2 miliardi di euro di esportazioni. Gli Stati Uniti rappresentano il 42% di questo export. Anche le importazioni sono aumentate da 1,3 miliardi a 2,2 miliardi di euro.

  • Filiera Agro-alimentare: Positivi risultati dell’Olio toscano (+71,7%) e dei Vini dei colli fiorentini e senesi (+7,4%). Il Florovivaistico di Pistoia ha mantenuto valori stabili (-2,3%).

  • Mezzi di Trasporto: Crescita del 31,0%, sostenuta dalle specializzazioni della Nautica di Viareggio e della Camperistica della Val d’Elsa.

Prospettive e Commenti

I risultati del primo trimestre evidenziano un andamento diversificato tra i vari settori e territori. Per la seconda parte dell’anno, si prevede una maggiore spinta dagli scambi mondiali, sebbene queste previsioni siano soggette a incertezze legate a tensioni geopolitiche e alle elezioni negli Stati Uniti. Tuttavia, la capacità di risposta e l’elevata competitività dei distretti toscani a livello internazionale rimangono leve fondamentali di sostegno all’economia regionale.

Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Nei primi mesi dell’anno, i distretti e i poli tecnologici toscani hanno mostrato ancora una volta la loro solidità, con andamenti molto positivi soprattutto in quei comparti che stanno lavorando per cogliere le opportunità legate alla trasformazione del business in ottica green, digitale e del piano Transizione 5.0. Questi interventi sono necessari e utili alla competitività delle imprese del territorio, che la nostra banca sostiene con un programma da 120 miliardi di euro da qui al 2026, di cui 9 miliardi di euro in Toscana, e che si rivolge anche alle realtà più piccole e alle filiere. Proprio nella nostra Regione abbiamo attivato circa 83 contratti di filiera, con oltre 1.650 fornitori e un giro d’affari complessivo di oltre 9 miliardi di euro a beneficio del Made in Tuscany.”

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