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mercoledì | 18-12-2024

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Sansepolcro, il Kilowatt Festival 2020 si farà

È stato difficile credere che sarebbe stato possibile, ma Kilowatt Festival 2020 si farà. Da lunedì 20 a domenica 26 luglio torna a Sansepolcro il festival ideato da Luca Ricci e Lucia Franchi, direttori dell’associazione CapoTrave/Kilowatt che promuove i linguaggi artistici contemporanei. Un appuntamento estivo che si rinnova ininterrottamente dal 2003 e viene confermato anche quest’anno, nonostante la complessità e l’incertezza del presente che attraversiamo.

Un atto di coraggio, uno sforzo collettivo importante per riaffermare la volontà di esserci e mantenere lo spazio dedicato a Kilowatt nel mese di luglio, quest’anno per un totale di 7 giorni di spettacolo, rispetto ai 9 consueti. Le disposizioni normative vigenti hanno comportato modifiche al cartellone originale: sono saltati alcuni spettacoli internazionali, in particolare le compagnie extra-europee e alcuni debutti nazionali, poiché per gli artisti non è stato possibile provare o, in altri casi, per i limiti di distanziamento sulla scena imposti dalle misure di sicurezza. Rimangono comunque ben 38 titoli in cartellone, messi in scena su palchi all’aperto e nei chiostri della città, con un maxischermo in piazza per estendere la platea degli spettatori, vista la capienza di alcuni spazi ridotta a 80 posti per il distacco richiesto anche in platea.

A questo risultato hanno contribuito le istituzioni, il territorio e gli stessi artisti, con i quali c’è stato un incessante dialogo. Si ringraziano il Comune di Sansepolcro, la Regione Toscana, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, l’Unione Europea, l’Ambasciata francese in Italia, l’Ambasciata dei Paesi Bassi in Italia, l’Institut français Italia. Prezioso il supporto di quei sostenitori privati che hanno voluto e potuto rinnovare la fiducia al festival, come la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Banca di Credito Cooperativo di Anghiari e Stia, Aboca, Unicoop Firenze, Lucos S.r.l., Caffè River.

Sarà un viaggio al termine della notte, come preannuncia il titolo scelto per questa 18esima edizione che trae ispirazione dall’omonimo romanzo di Louis-Ferdinand Céline: una notte che non finisce, ma rimane dentro di noi, qualcosa con cui dobbiamo necessariamente convivere. Un viaggio nella contemporaneità attraverso le discipline dello spettacolo dal vivo: teatro, danza, circo, musica. 38 spettacoli, tra i quali 14 in prima o anteprima nazionale e gli 8 della Selezione Visionari.

Padrino di questa edizione è l’attore, autore e regista Roberto Latini, che propone uno dei suoi spettacoli più apprezzati, ma meno valorizzati degli ultimi anni, “Amleto + Die Fortinbrasmaschine“, riscrittura del “Die Hamletmaschine” che il drammaturgo tedesco Heiner Müller compose alla fine degli anni ’70, liberamente ispirata all'”Amleto” di Shakespeare. Una riscrittura che è già classico del nostro tempo. L’opera di Latini è il punto di partenza dell’incontro pubblico del 21 e 22 luglio, dal titolo “La tradizione dell’innovazione“: un’occasione per discutere, insieme a critici e studiosi, del teatro d’innovazione che si fa tradizione, sviluppando una serie di stilemi e prospettive che a loro modo si sono consolidate e sono diventate dei solidi riferimenti per la creazione futura.

Completano l’omaggio al padrino del festival il momento inaugurale dedicato alle letture di Latini di cinque scritture drammaturgiche elaborate dai suoi allievi del corso di perfezionamento in Dramaturg internazionale promosso da Emilia Romagna Teatro Fondazione, e “Carta carbone“, mostra sonora a doppio percorso drammaturgico: un’esposizione costruita dalla compagnia Fortebraccio Teatro con la cura di Roberto Latini, Gianluca Misiti e Max Mugnai, che presenta materiali d’archivio e reperti mancanti da altre definizioni, rimontati e decostruiti, per l’occasione, in nuove forme e nuovi suoni.

È nel DNA di Kilowatt Festival organizzare dei momenti di incontro e dibattito su questioni attuali e urgenti che attraversano la comunità teatrale contemporanea. Sabato 26 luglio l’appuntamento è con “Visionari d’Italia, unitevi!“, incontro pubblico con alcuni degli oltre 400 visionari che partecipano alle attività di co-programmazione artistica negli 11 gruppi creati all’interno del network L’Italia dei Visionari, i cui partner sono: CapoTrave/Kilowatt nell’ambito del progetto europeo “Be SpectACTive!” (Sansepolcro), Festival Le Città Visibili (Rimini), Pilar Ternera/Nuovo Teatro delle Commedie (Livorno), TiPì Stagione di Teatro Partecipato (San Felice sul Panaro, Modena), Utovie Teatrali (Macerata), Associazione Sosta Palmizi (Cortona), MTM-Manifatture Teatrali Milanesi gestito da Fondazione Palazzo Litta per le Arti Onlus (Milano), Progetto Fertili Terreni Teatro (Torino), POLIS Teatro Festival (Ravenna), Spazio Off (Trento), Teatro TRAM (Napoli).

Domenica 26 luglio, focus sulla danza con l’incontro pubblico “Micro e macro drammaturgie della danza“, organizzato con Anghiari Dance Hub: un appuntamento che si interroga sul ruolo che può avere la scrittura per la danza e si propone di individuare una “via italiana” alla drammaturgia della danza e all’attivazione di momenti di trasmissione del materiale corporeo, chiamando a discuterne ospiti italiani e stranieri tra studiosi, dramaturg e coreografi.

In attesa di raccontare al pubblico nel dettaglio, giorno per giorno, il programma del festival, i nomi delle artiste e degli artisti che parteciperanno a questa edizione sono: Pietro Angelini, Bambula Project/Paolo Rosini, Jérôme Bel, Bernabeu-Covello, Elena Burani, DAF/Angelo Campolo, Filippo Michelangelo Ceredi, Collettivo Superstite, Condorelli_Tringali, Contraerea, Andrea Cosentino e Fabrizio De Rossi Re, Collectif Zerlib/Mohamed El Khatib, Flame Parade, Franctis Dance Company, Lucrezia Gabrieli, Ivona/Pablo Girolami, Benjamin Khan-Cherish Menzo, Roberto Latini, Leviedelfool, Lovesick Duo, Chiasma/Salvo Lombardo, Maestro, Paolo Mazzarelli, Menoventi, Piccola Compagnia Dammacco, Cinzia Pietribiasi, quotidiana.com, Giselda Ranieri, Ricordati di Rimini, Francesca Sarteanesi, Scena Madre, Alessandro Sesti, Stefania Tansini, Teatro delle Ariette, Teatro dei Borgia, Teatro in Fabula/Lino Musella, Teatro Rebis, Yoy.

Questa edizione che è nata più complicata di sempre arriverà sulla scena più bella che mai: www.kilowattfestival.it.

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