"Inquieto vivere", l'inno alla vita di Andrea Bindi Ar24Tv

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Tanta gente al Centro Aggregazione Sociale di Rigutino per la raccolta di poesie “Inquieto Vivere” di Andrea Bindi, che ha ricordato un personaggio ancora vivo nel cuore di molti rigutinesi: il Kricche.

Strofe che attraversano sofferenze e cantano alla vita con l’audacia di chi al dolore non lascia l’ultima parola.
Padre di famiglia, vigile del fuoco, appassionato di musica e letteratura, Andrea Bindi ha ridotto in distico la prosa d’un vissuto, anche conflittuale con il padre, schietto, amorevole e orientato al domani, già presente in quanti, come lui, al freno dello scoraggiamento aumentano il gas della fiducia.
In ogni sua espressione, sugli accadimenti più ingiusti e nella fecondità interiore di chi ce la mette davvero tutta… come le cinque lettere verticali d’un cruciverba un po’ enigmatico e che attraversa l’esistenza ed il suo profondo significato: l’anima.
Una iniziativa accolta con gratitudine da molti e promossa dal collega di lavoro Massimo Pacifici, già presidente della V Circoscrizione, e realizzata grazie a Gino Caneschi ed agli altri componenti il Centro Aggregazione Sociale di Rigutino.
Presenti alla serata pure alcuni rappresentanti delle associazioni del paese ed i consiglieri comunali Andrea Galllorini e Pietro Perticai.
A chiudere, una spaghettata con l’autore fra i profumi e l’autenticità della civiltà contadina, ancora premurosa di seminare, irrigare e raccogliere frutti di speranza.
Anche per le generazioni di domani.

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