Produrre bellezza con eventi a misura di centro storico: ecco Cortona Jazz Festival

. Inserito in La versione di Bianca

Il Cortona Jazz Club era solo un assaggio. Dal 25 al 28 aprile la seconda edizione del Cortona Jazz Festival, a cura dell'associazione Mammut, ospiterà musica di alto livello in cittadina etrusca. Ne ho parlato con Antonio Massarutto

La rassegna, introdotta il 17 aprile scorso dall’anteprima di Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura al Teatro Signorelli, vede come regista l’associazione culturale Mammut.

Saranno giorni di contaminazione per Cortona. I 14 concerti gratuiti, disseminati in location diverse, si mescoleranno con la fotografia (una mostra e un workshop curati da Michele Cantarelli), presentazioni di libri a tema, uno spettacolo di danza.

Dopo la cena di crowdfunding di mercoledì 24 a sostegno dell’iniziativa, sarà tutto pronto per le performance di solisti e gruppi. Arezzo24 ha chiesto di più ad Antonio Massarutto, presidente di Mammut.

Bianca: Come mai puntare sul jazz per Cortona?

Antonio Massarutto: Il jazz è il genere musicale che meglio si adatta al centro storico. Abbiamo scelto di non usare né palco né grandi impianti, pensando a micro-eventi a dimensione della città. Andando spesso in acustica si crea un dialogo tra gli artisti e l’architettura, un effetto che è più complicato ottenere con altri tipi di musica.

Bianca: Qualche curiosità sul programma di quest’anno?

Antonio Massarutto: Abiteremo ogni giorno luoghi diversi: il Chiostro di Palazzo Casali e quello di Sant’Agostino, il Parco Melone del Sodo, la Fortezza del Grifalco. Il cuore del festival è la didattica. Abbiamo invitato a Cortona 25 studenti da scuole di musica di Ginevra, Lisbona, New York e Siena, fornendo loro una residenza artistica. A Cortona vivranno e suoneranno insieme, avranno una masterclass tutte le mattine in cui lavoreranno per i concerti della serata. Né noi né loro sappiamo come saranno le esibizioni, che nasceranno dal lavoro quotidiano. In caso di maltempo tutti i concerti sono garantiti al coperto, dato che siamo in primavera serve sempre un piano b.

Bianca: Il festival si nutre anche di iniziative collegate nel corso dell’anno.

Antonio Massarutto: Oltre al Jazz Festival portiamo avanti altri due progetti. Il primo è il Jazz Club, che mira a far vivere il centro storico nel periodo invernale, quando è più spopolato: concerti ogni 15 giorni all’interno di bar e ristoranti che finiscono poco prima del festival. Il 10 agosto, poi, si tiene la Jazz Night, la Notte Bianca di Cortona. La città viene completamente chiusa al traffico e animata da concerti itineranti.

Bianca: Che cos’è Mammut?

Antonio Massarutto: La nostra associazione si occupa di produrre bellezza. Siamo architetti, fotografi, videomaker, artisti molto legati a Cortona, anche se nulla ci vieta di aprirci ad altre situazioni, organizzando eventi unici in base alle caratteristiche del luogo in cui si svolgono. Collaboriamo con altre realtà che sposano la nostra stessa filosofia: rendere contemporaneo il centro storico.

Photo credits: Francesco Fedeli

Tags: EF-A Cortona jazz Festival

Bianca Sestini

Bianca Sestini

Sono laureata in giurisprudenza e ho concluso il praticantato presso la Scuola di Giornalismo "Massimo Baldini" della Luiss di Roma. Parlo Inglese e un po' di Francese. Sono appassionata di fotografia, documentari e podcast della Bbc. Società, viaggi, cultura e scienza sono le aree che sono più curiosa di esplorare.