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sabato | 21-12-2024

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La moda delle falsità: quando la camicetta griffata e il dissesto idrogeologico s’incontrano

Cominciamo con la camicetta della Elly che è diventata argomento di primo piano nei dibattiti politici (su internet). Si favoleggia che valga 2800 euro, poi basta una semplice ricerca e ci si accorge che quella camicetta non è di Dior, ma è una camicetta della ditta Marella, che si trova online alla cifra di 75 euro. Ma nessuno va a controllare e giù insulti sui capelli, sul naso, sui denti, sugli occhi, sul culo della Schlein.
Questa sete di gossip politico è terribile e chissà perché ad alimentarla sono persone che proprio sull’aspetto fisico sarebbero le ultime a dover parlare. Io so di non essere Brad Pitt e perciò (oltre che per buona educazione) mi astengo dal criticare il fisico, la faccia, i difetti corporei degli altri. Io mi domando cosa c’entra l’aspetto fisico con le questioni politiche? È davvero così importante come appare una persona? Non dovremmo valutare le idee e le azioni piuttosto che l’aspetto esteriore?
Se passiamo alla Emilia Romagna è anche peggio. Perché qui entrano in azione non i leoni da tastiera ma gli sciacalli, gentaglia che specula sui morti e sui disastri.
Qualche politico di destra, prontamente ripreso dai giornali amici, ha sollevato l’argomento che la Regione Emilia non avrebbe speso anzi avrebbe rimandato indietro 55 milioni di euro di finanziamenti destinati alla messa in sicurezza di corsi d’acqua interessati dalle esondazioni di questi giorni. Ennesima bufala. Infatti quei fondi erano stati stanziati per la navigazione sul Po, sistema idroviario Padano-Veneto, in particolare per l’Idrovia ferrarese: si tratta di risorse che assolutamente nulla hanno a che fare con la sicurezza idraulica e la prevenzione del dissesto. Peraltro, tali risorse risultano già recuperate e nella disponibilità della Regione grazie ad un accordo con il Ministero. Ma si sa le bugie sono più accattivanti della verità e c’è chi ne approfitta.
In un mondo pieno di falsità è importante conservare un briciolo di serietà e cercare la verità al di là delle apparenze e delle appartenenze. La camicetta griffata e il dissesto idrogeologico collegato all’idrovia del Po sono solo due esempi delle molte distorsioni con cui dobbiamo fare i conti. Peccato che ancora non abbiano inventato un vaccino contro le bufale.

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