Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

venerdì | 10-01-2025

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Nastri, palline e luccichii: le notti degli alberi di Natale #part1 – Foto

{rwgallery}

Chic e discreto quello di Cortona, che guarda il Comune dal lato destro di piazza della Repubblica. Luci biancocelesti e stelle di Natale rosse fiammanti decorano l’albero della cittadina etrusca, uno dei primi ad essere stati accesi, il 6 dicembre scorso: era l’inaugurazione di Natale a Cortona 2019 e gli alunni delle scuola elementare hanno accompagnato il momento con un’esibizione di canti natalizi.

La creazione di Montecchio Vesponi gareggia a distanza con quello di Gubbio. Resta imbattuto per adesso il primato del rivale umbro in grandezza, ma le 450 lampadine a led e i 1.300 metri di cavi elettrici e di acciaio lo rendono un competitor oversize per gli alberi di Natale del Centro Italia, sdraiato in modo suggestivo sulla collina che separa la SR71 dal castello. La firma è della Polisportiva di Montecchio, custode di una tradizione decorativa nata nel 1999.

Monte San Savino opta per un bis, classico e moderno: poco dopo la porta del paese il primo abete della combo si sviluppa in verticale, dalla stella ancorata alla tettoia dell’archivio storico comunale con lucette a cascata fino alla base dell’albero, in corrispondenza della scalinata di ingresso al palazzo. Seguendo le luminarie di Corso Sangallo si arriva alla versione numero 2 “in legno e aghi” davanti alla chiesa in piazzetta di Monte, espressione di un gusto semplice, meno interessato a soddisfare i visitatori con un bel colpo d’occhio di benvenuto.

A Civitella in Val di Chiana gli abitanti si sono rimboccati le maniche per vestire a festa il borgo, con generosi addobbi soprattutto nella parte alta, fra la chiesa e la rocca. L’abete svetta sulla terrazza panoramica ricavata lungo le mura, spezza l’orizzontale fatto di cielo e campagna sottostanti. I civitellini sfoggiano uno stile originale e orgogliosamente autoctono: le palline portano i colori dei quattro rioni del Sarapino e raccontano in modo immediato la fierezza affettuosa per il passato di casa e il futuro che intendono regalarle.

Sansepolcro fa le cose in grande: altezza e regalità del sempreverde che troneggia in piazza Torre di Berta si arricchiscono di un mini-set composto da una sedia delle grandi occasioni e due renne luminose. Da qualche decina di metri più lontano una passerella rossa a misura di bambino indica ai più piccini il percorso ideale da seguire per raggiungere i piedi dell’albero. Ma anche i grandi non disdegnano l’opportunità del salottino ai piedi dell’abete per qualche foto a tema.

In piazza Baldaccio ad Anghiari l’abete dialoga con la statua di Garibaldi, sovrastando la piana della celebre battaglia. Nel fitto calendario di Anghiari di Natale, il contenitore di eventi organizzati dal Comune in collaborazione con l’Associazione Pro-Anghiari, il Centro Commerciale Naturale Le Vie di Anghiari e il Museo della Battaglia e di Anghiari, l’albero non fa la parte del leone ma rimane un elemento imprescindibile per il maquillage che il borgo della Valtiberina ha scelto per la fine di dicembre e i primi giorni del 2020. Forse è nelle ore notturne d’attesa, senza gente per strada e iniziative in corso, che l’abete anghiarese esprime al meglio la sua eleganza e il suo fascino.

Articoli correlati