Misericordia, nuova collaborazione con le parrocchie

Il Centro di Formazione al soccorso e all’assistenza della Misericordia di Arezzo ha dato il via poche sere fa a un ciclo d’incontri divulgativi sulle proprie attività socio-sanitario-assistenziali e di volontariato, da svolgersi presso le parrocchie aretine.

Il primo di questi incontri ha avuto svolgimento presso la parrocchia di San Marco-La Sella, alla presenza dello stesso parroco Don Alessandro Conti: è consistito in una serata di intrattenimento educativo con i parrocchiani circa svariate attività proprie della Misericordia, tra cui il primo soccorso sanitario, i corsi per i defibrillatori cardiaci (PAD), i corsi per soccorritori, gli stage per la disostruzione delle vie respiratorie nei bambini e anche la donazione di sangue del proprio gruppo donatori Fratres, rappresentato dal suo presidente Enzo Gialli.

I tanti parrocchiani intervenuti – tra cui, va sottolineato, moltissimi giovani! – hanno potuto anche provare di persona, su apposito simulatore, alcune delle manovre salvavita che sono ormai patrimonio formativo della Confraternita, sotto la guida e l’attento sguardo dei formatori della Misericordia intervenuti e alla presenza sia del responsabile della Formazione, il vicegovernatore avvocato Lorenzo Lorenzoni; sia del Governatore della Misericordia di Arezzo, il prof. Pier Luigi Rossi.

Così come hanno potuto vedere con i propri occhi da vicino com’è fatto un DAE, defibrillatore cardiaco portatile, e come funziona in caso di bisogno e soprattutto come chiunque, con davvero un minimo di formazione, possa essere messo in grado d’impiegarlo (non è un caso che la nostra provincia sia tra le primissime in Italia per livello di cardio-protezione…).

Tangibile l’entusiasmo registrato fra gli astanti e indubbia l’utilità di questi incontri, che possono portare tra la gente comune – cioè dove servono di più – le conoscenze tecniche e operative, ma anche la tanta empatia, dei soccorritori e del volontariato della Misericordia aretina.

Un altro importante atto di vicinanza alle persone e alle loro esigenze di salute e prevenzione, cioè azioni concrete di volontariato di relazione a diretto contatto con il tessuto sociale cittadino.

Ora il ciclo d’incontri procederà senz’altro con le altre parrocchie con cui sono già in corso gli appositi accordi.

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