Ressa e rissa al supermercato, sfida delle scope ritte: il meglio al tempo del coronavirus
Qualche megalomane si è accaparrato banane a decine, con la promessa di mangiarne più della metà. Ormai che c’erano, in molti hanno approfittato per acquistare altri prodotti, eventualmente utili in quarantena: acetelli Saclà, cera da pavimento, tappi di sughero (e non a corona per via del virus), calzini in filo di Scozia (in offerta sconto), brillantina Linetti, portaombrelli eccetera. Si è arrivati addirittura a uno scontro fisico per accaparrarsi dei fagioli, tanto che da fagiolini dall’occhio, dopo il tumulto sono diventati fagiolini dall’occhio nero…Solo la carta igienica misteriosamente non è sparita dagli scaffali; evidentemente il virus metteva paura sì, ma non abbastanza da farsela addosso!
Tutti o quasi sono diventati virologi anche se alle spalle avevano il biennio alle Capezzine. L’Amuchina è andata subito a ruba: la si poteva trovare solo su Amazon a prezzi esorbitanti, quasi alti quanto il prezzo dell’acqua pubblica di Nuove Acque. Pure la Curia ha disposto, tra l’altro, che nelle funzioni religiose fossero svuotate le acquasantiere e fosse soppresso lo scambio della pace (anche a La Pace); permessa invece per fortuna la recita del Santo Rosario, in quanto la corona nulla ha a che fare col nome del virus. E meno male, perché è meglio la Quaresima che la quarantena! Finalmente al termine della settimana è stato isolato il ceppo italiano del virus. Ma sarebbe bastato andare al supermercato nei giorni dell’invasione e di ceppi se ne sarebbero trovati diversi!
È stata anche la settimana delle “foto d’autore“: in pochi giorni si è passati dall’immortalare splendidi tramonti agli scaffali vuoti dei supermercati e alle scope ritte sul pavimento. Per i tramonti, belli e suggestivi quelli sulla città, col rosso del cielo che baciava i palazzi di Arezzo. Particolarmente bello quello di piazza Sant’Agostino, dove il rosso nel palazzo della sede del PD non si vedeva da almeno 20 anni…Per quanto riguarda gli scatti degli scaffali vuoti, numerosi gli aretini che hanno voluto immortalare queste insolite situazioni, tanto da acquistare in qualche caso i pochi prodotti rimasti pur di mostrare quei vuoti storici. Ma il clou si è avuto con le scope ritte, per via della “broomstick challenge“, una bufala social per cui la NASA avrebbe detto che l’inclinazione dell’asse terrestre avrebbe tenuto in equilibrio anche le scope. E quindi molte le famiglie aretine che hanno tenuto ritto il manico. Il tutto senza l’aiuto del Viagra, che a differenza di Amuchina e mascherine è ancora disponibile in farmacia. Manico che, dopo svariati tentativi, in foto era perfettamente in asse, dimenticando che sull’asse (quello da stiro) per via del tempo perso per piazzare la scopa nel frattempo s’era accumulato un futtio di panni da stirare! (Il termine “futtio”, strettamente aretino, è risultato sconosciuto persino alla NASA).
Disco verde a Roma per la nomina di Alessandro Ghinelli a candidato sindaco ufficiale. Papa Francesco, quando ha saputo che nella capitale c’era stata la fumata bianca tipo conclave, ha temuto per la sua salute, tanto che ha avuto subito un’indisposizione. Contento invece Ghinelli, anche perché questa notizia ha messo in secondo piano la scia lasciata dal meteorite bolide – finito poi in mare -, a differenza del “bolide Staderini” che in un mare di casini aveva fatto cadere proprio Ghinelli. Il via libera alla candidatura del sindaco è stato dato all’interno di un bar e soprannominato Patto del caffè; da vedere se il caffè sarà nero, macchiato o ristretto.
E per finire l’oroscopo: se siamo riusciti a fare star ritto persino un manico di scopa, si profila una settimana ad alta intensità amorosa. Anche il virus è destinato a farci una se…renata!