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lunedì | 30-12-2024

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Giostra sospesa: Chiericoni a Palazzo Chigi per annunciare i decreti. Bye bye fase 1

Il giorno dopo in zona Santa Maria un altro capriolo (o forse il solito) è rimasto incastrato nel cancello di una casa, con una zampa rotta. Il veterinario che l’ha soccorso ha detto che oltre alla zampa il povero animale si era rotto i coglioni per questa situazione.

A proposito del drone (che noi per affetto e campanilismo continuiamo a chiamare C-drone, abbreviazione di “City-drone”): nei giorni di pioggia pare non abbia potuto volare. Ciò confermerebbe la tesi di molti ortolani, secondo cui parecchia acqua ai C-droni non va data, che la patiscono…

Siamo ormai all’inizio della fase due e alcune attività sono pronte a ripartire, mentre altre dovranno attendere ancora. I falegnami aretini hanno aggiunto sotto la frase “andrà tutto bene” la foto di una sega – a mo’ di rebus -, invece il motto dei carrozzieri è “dopo i tamponi vogliamo i tamponamenti“. Fra le attività che non sono mai cessate ci sono le risse a Campo di Marte. Ma su Marte arriva tardi pure la NASA, figuriamoci un C-drone o una pattuglia!

Da lunedì ci si potrà spostare per far visita agli ormai famosi congiunti e si ricorda a chi volesse provare a fare lo gnorri che il possesso di un’affettatrice non vale. Nell’aretino, secondo la stessa logica usata per gli affetti stabili, per favorire qualche movimento in più si è pensato di consentire quelli tra località che hanno attinenza con proverbi o detti della zona e quindi: si potrà andare da un eventuale zio di Poppi solo se infiasca il vino o barulla le botti, o spostarsi tra Santa Firmina, Le Poggiola e Chiani soltanto se non si sta fermi con le mani; se si parte da Lignano col cappello si dovrà arrivare ad Arezzo con l’ombrello; da Il Matto sarà possibile andare a Gello o Antria e, infine, ci si potrà dirigere verso Montevarchi in 15 perché da 25 Levane (solo per matematici). Altri collegamenti sono allo studio nei prossimi giorni.

Com’era prevedibile, in settimana è stata ufficialmente rinviata la Giostra del Saracino di giugno. Appena l’ha saputo, il premier Conte ha convocato l’araldo Francesco Chiericoni a Palazzo Chigi per annunciare in TV i propri decreti per l’emergenza, dato che, come i punteggi della Giostra, tra le infinite opzioni di questi provvedimenti ci sono spesso dei ma” da leggere. Chiericoni si è riservato l’opportunità di accettare, anche perché più che dei “ma” dovrebbe leggere parecchi “mah?!“, nel senso che ci si capisce poco. Attesi in settimana ad Arezzo virologi ed esperti provenienti pure da Wuhan per capire il fenomeno dei distributori automatici di caffè, bibite, cibo e sigarette della città che solo nei giorni del 25 aprile e del primo maggio erano pericolosi per il contagio e negli altri no.

Sta finendo la fase uno ed è tempo di bilanci. In questo periodo abbiamo calcolato quanta gente passava per strada e la frequenza con cui il vicino portava fuori il cane o la spazzatura, tossiva o starnutiva, abbiamo tenuto d’occhio tutti i tipi di autocertificazione…Insomma, non abbiamo fatto altro che contare. E poi dicono che ad Arezzo non se conta niente! Durante i due mesi passati ecco le frasi più usate in città: “decatti se ce toccano a Carnevale” tutte le volte che non si trovavano le mascherine; “ma la gente unn’ha che fare?” alla vista delle code all’ingresso dei supermercati; “mì, rieccolo, segnete che balena!” tutte le sere quando il sindaco leggeva il bollettino giornaliero dei contagi; “a me me sta ritta!“, da parte di coloro che sono riusciti a tenere in piedi la scopa; “ce vol più carta per ‘sti fogli che al gabinetto” ad ogni cambio di autocertificazione; “c’ho più pane in casa io che il Menchetti!” nelle famiglie in cui si faceva tutti i giorni il pane; “se schianta più a non far due passi che a non fare de corpo” è ciò che abbiamo detto e pensato tutti.

Concludiamo con l’oroscopo: settimana favorevole per la Bilancia, ma non per il bilancio Coingas, che il primo cittadino non ha votato. La Bilancia è un segno d’aria, si vede che nel bilancio Coingas l’aria è poco buona!

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