Tempo di funghi, pulizia all'ex Lebole e salti sulle macchine

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I costanti alti e bassi delle temperature, alternati a frequenti abbondanti piogge, hanno provocato in settimana la prima massiccia "buttata" di funghi nei nostri boschi, con ricchi bottini per appassionati fungaioli, ma anche per occasionali cercatori. Molti social sono stati invasi da orgogliose foto di cesti e cassette piene di funghi e l'orgoglio di chi li trovava e portava a casa faceva il pari con le imprecazioni di chi quei funghi li doveva sbacare e pulire. Comunque tra le parole più usate in settimana vi erano di sicuro: porcini, cucchi, pinaroli boleti, bosco, muffa, faggio, pino, castagno, bachi ecc. Ovunque però vi è l'invito a diffidare di quello che dicono i fungaioli, storicamente bugiardi per obblighi di professione. Se un fungaiolo dice che i funghi stanno nascendo, vuol dire che ci sono da almeno tre giorni. Se un fungaiolo vi dice di andare in Pratomagno, voi andate a cercarli in Catenaia o verso Poti. Se un fungaiolo vi dicesse che i mezzi li ha mangiati i bachi, vuol dire che gli altri mezzi li ha mangiati lui.
Tra i funghi particolari che crescono nelle nostre zone vi sono la PUZZOLA TUTTO L'ANNO che cresce appunto sempre col vento a favore da San Zeno verso San Giuliano, Le Poggiola e Chiani. Poi ci sono gli ORGHINELLI (da non confondere con gli ordinelli) che crescono nelle buche, quando te son piaciuti una volta poi te stuccano e comunque sono difficili da trovare. I micologi del posto danno alcune raccomandazioni agli appassionati: i pinaroli si chiamano così perché li trovate vicino ai pini, mentre se trovate una cacata non è detto che siete vicino a un caco; se vi fregano i cucchi vuol dire che ve li hanno cuccati; per la stessa logica peggio ancora se vi fregano le capre perchè vi avrebbero incaprettato; se vi dicono che per far nascere i funghi ci vuole l'umido e la muffa non è detto che vi crescano in cantina; inoltre che per le trombette di morto è presto e comunque non crescono solo al cimitero; e, ultimo consiglio, che è più facile trovare aperto un ovulo a luglio che la Fortezza o l'Anfiteatro tutto l'anno.
Proseguono le timide operazioni di ripulitura dalle erbacce e arbusti nella zona delle ex Lebole. Un operaio originario del Brasile ha detto che nemmeno nella foresta dell'Amazzonia aveva visto tanta selvaggia e sinistra vegetazione. In quella foresta sono stati rinvenuti i volantini della campagna elettorale dei sindaci degli ultimi 30 anni con lo slogan "ALLA LEBOLE CE PENSO IO" e quindi è facile intuire che tutta quella fastidiosa vegetazione più che a acqua è cresciuta a promesse elettorali. La ripulitura è stata sospesa più volte, sia perché qualche operaio si era perso in quella foresta, sia per permettere a Dario Argento e una sua troupe di visitare quei ruderi per una possibile location per un suo prossimo film. Ma poi lo stesso Argento ha declinato dicendo: "Ma voi siete matti!"
E a proposito di matti, hanno fatto presto il giro cittadino alcuni video con protagonisti alcuni squilibrati nel centro di Arezzo. In uno di questi un giovane ha praticato alcuni passi di Lambada sopra alcune auto in Viale Michelangelo e zona Stazione. Il ballo è finito con un tuffo da scuola di nuoto in piscina ma senza nuoto e senza piscina. La persona si è poi giustificata dicendo che a Arezzo per evitare le buche o cammini sulle macchine (in sosta vietata) o ti tuffi da una buca all'altra. In un altro video un pover'uomo si era addormento a Guido Monaco con i pantaloni calati. Alla Polizia che lo ha svegliato ha detto che voleva tirare fuori le palle prima che lo facessero quelli della Citta del Natale per addobbare. C'è riuscito, ma per pochi giorni! 
E ai vicentini che ci dicevano che loro oltre all'oro ci hanno il Palladio, ora si può rispondere che a Arezzo, oltre all'oro il palladio ci s'ha anche noi...e senza mangiare i gatti!
È stato annunciato che quest'anno la Città del Natale ospiterà il Presepe Vivente di Le Ville Monterchi. Una bella e ulteriore iniziativa ad allargare un programma già ricco. Probabilmente l'evento ci sarà l'8 dicembre, anche perché se ci dovesse essere il giorno dell'inaugurazione della Citta del Natale, sarebbe talmente presto e in anticipo nel tempo rispetto alla notte di Natale che le pecore dei pastori sarebbero ancora agnelli, i Re Magi sarebbero ancora principi, al bue non sarebbe spuntato i corni, l'asinello sarebbe ancora un puledro, il fieno sarebbe ancora erba, la Stella Cometa sarebbe una stella nana, San Giuseppe avrebbe il contratto di formazione da falegname e a Maria seppur col pancione, non avrebbero dato ancora la maternità. Sarà quindi bellissimo quel tocco di tradizione sacra e nostrana in mezzo a realtà più nordiche. Le comparse del Presepe, a cui si avvicineranno turisti con in mano Brezel, Hamburger o Wurstel, potranno per un attimo uscire momentaneamente dal personaggio e dirgli: "Alò, ma ve cavate dai coglioni!"
E per finire il proverbio della settimana: Se andate per sentieri, son giorni da funghi; ma se andate nei cantieri, lì i lavori son più lunghi...

Tags: Funghi Area Lebole

Franco Gori

Franco Gori

Ho 52 anni, sono un operaio e vivo ad Arezzo. Mi è sempre piaciuto ascoltare e  leggere chi fa satira o ironia. Il notiziario è nato sul gruppo Facebook "Sei di Arezzo se" e finora non sono mancati gli spunti e la fantasia per pubblicarne uno ogni settimana. Con la speranza, nel gruppo e fuori, di non annoiare, offendere o provocare nessuno. Fa bene scherzare sui nostri difetti, secondo me ad Arezzo abbiamo sempre faticato a farlo. Ogni tanto meglio provarci, almeno!