Area Lebole, degrado e abbandono tra l’indifferenza generale Ar24Tv

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L’ampia area che una volta ospitava una delle più grandi industrie aretine e che ha dato occupazione ad intere generazioni è da tempo diventato un luogo abbandonato, fatiscente e spettrale, rifugio per molti senzatetto e clandestini. L’ultimo blitz delle forze dell’ordine risale al febbraio scorso, ma poche settimane dopo l’intervento della polizia la situazione è ritornata quella di prima. Questa è una zona della città che resta ferma al palo senza che purtroppo una prospettiva di riqualificazione faccia capolino e pensare a una svolta. Ma la ex Lebole non è vittima di uno strano incantesimo,  è semplicemente in mano a proprietari letteralmente spariti dai radar. Stiamo parlando della Aerre immobiliare e finanziaria spa, che ha sede a Pistoia in via Alberto Franchetti e che risulta avere un solo dipendente. Al vertice della Aerre Immobiliare e finanziaria c’è Maurizio Carrara già parlamentare della Lega fino all’ottobre del 2022. La domanda che molti aretini si pongono è perché in tutti questi anni è stato permesso ai proprietari dell’intera area di abbandonarla completamente fino a farla diventare una triste testimonianza di archeologia industriale. Oltre all’ex parlamentare pistoiese c’è un’altra grande assenza ingiustificata, quella della politica aretina. Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli avrebbe la possibilità di emettere un’ordinanza per obbligare la proprietà a ristabilire il decoro, ma non c’è mai stato un intervento in tal senso. Perché? Esiste una legge sulla sicurezza e decoro urbano alla quale il primo cittadino potrebbe fare appello attraverso una ordinanza e obbligare così la proprietà a restituire dignità e decoro urbano all’intera area. Viene poi da chiedersi quanto in concerto la Aerre Immobiliare corrisponda come IMU al Comune di Arezzo, Alcuni fabbricati facenti parte dell’area ex Lebole, godono della riduzione dell’imposta del 50% in quanto inagibili, quindi non solo gli viene consentito di lasciare tutto quanto nell’incuria totale ma gli vengono anche applicati sconti. C’è da augurarsi che la maggioranza e l’opposizione possano condurre insieme una battaglia per obbligare la proprietà a trovare finalmente una soluzione. Nel frattempo Restiamo in attesa del prossimo blitz delle forze dell’ordine, continuando a chiederci perché tanta indifferenza per un luogo che è stato simbolo e forza trainante dell’economia aretina.

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