Arno: 20 quintali di rifiuti recuperati nelle operazioni di pulizia dei corsi d’acqua

Nella prestigiosa sede dell’Accademia dei Georgofili a Firenze, sono stati presentati i primi risultati del maxi progetto lanciato dall’Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale con la Legge Salva Mare. Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha presentato i risultati raggiunti nel tratto di Arno di competenza.

Oltre 20 quintali di rifiuti recuperati nelle operazioni di pulizia dei corsi d’acqua in collaborazione con Legambiente Arezzo e altre associazioni del territorio. Più di 1.000 ragazzi e un centinaio di docenti incontrati con Amico Cb2, il progetto di educazione ambientale rivolto alle scuole dalle materne all’Università. Una campagna di monitoraggio costante da terra per verificare la presenza di accumuli di rifiuti che potrebbero tradursi in pericoli idraulici e decine di sopralluoghi dall’acqua in canoa e in gommone per scovare criticità meno visibili. E ancora un baby villaggio plastic free sul fiume, per insegnare ai bambini ad avvicinarsi in modo corretto al fiume e a conoscerne i comportamenti. Una campagna di sensibilizzazione progettata per convincere che plastica fa male a tutti. Al fiume, all’ambiente e alla salute umana.

E’ questo in sintesi “Splastichiamo i fiumi”, il progetto del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, protagonista ieri, insieme all’attività svolta dai Canottieri Comunali Firenze e al lavoro curato dall’Università di Firenze, della presentazione del primo bilancio della grande “Alleanza per il fiume”, promossa dall’Autorità di Bacino Appennino Distrettuale e sostenuta con le risorse messe a disposizione dalla Legge Salva Mare.

Nella prestigiosa sede dell’Accademia dei Georgofili a Firenze, a illustrare i risultati della campagna di vigilanza, comunicazione, sensibilizzazione messi a segno sul tratto di Arno di competenza, la Presidente Serena Stefani.

“Grazie al progetto “Splastichiamo i fiumi”, oggetto all’accordo sottoscritto dal Consorzio con l’Autorità di bacino abbiamo messo a sistema una serie importante di iniziative per fermare l’abbandono delle plastiche nei fiumi e consolidare le campagne di sensibilizzazione e raccolta avviate da tempo. Per il Consorzio di bonifica – ha concluso Serena Stefani – si tratta di una battaglia importante anche per la sicurezza idraulica oltre che per la tutela degli habitat naturali, la qualità dell’ambiente, la fruizione dei corsi d’acqua e la salute umana”.

“Sono stati fatti passi avanti molto significativi, addirittura oltre quelli prevedibili, in termini di pulizia e rispetto dell’Arno e degli altri corsi d’acqua monitorati, nel giro di pochi mesi, ossia da quando l’Autorità di bacino ha stretto l’”Alleanza per il fiume”. Gaia Checcucci, segretario dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, al termine della conferenza stampa con l’intervento delle realtà firmatarie dei protocolli e degli accordi previsti dalla legge Salva Mare, che sta ottenendo risultati assai più cospicui rispetto ai fondi investiti. “Non solo l’Arno e gli altri corsi d’acqua monitorati hanno migliorato, in breve tempo, il colpo d’occhio di chi li osserva – ha spiegato Gaia Checcucci – ma è salito il rispetto, ossia il modo di comportarsi. Dove le sponde sono pulite quasi nessuno le sporca. È una sostanziale avanzata dal punto di vista della civiltà ambientale. Dovremo quindi insistere e intervenire nei punti, e non sono pochi, dove la situazione è ancora critica. In base alle risorse già disponibili e trasferite all’Autorità per la prima annualità l’Autorità ha sottoscritto importanti “Alleanze per il fiume”, rispettivamente con Canottieri comunali di Firenze (aprile 2024); Comune di Pisa (maggio 2024); Consorzio di bonifica n. 2 “Alto Valdarno” (giugno 2024); Legambiente Toscana (giugno 2024); Campagna di monitoraggio delle plastiche con il progetto “Bilancio della plastica dei fiumi toscani”, portato avanti dal Dipartimento ingegneria civile e ambientale di Unifi. Si tratta di protocolli/accordi capaci di far svolgere attività di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolta alla cittadinanza ed in particolare ai giovani per affrontare insieme il problema dell’abbandono dei rifiuti che invadono alvei e sponde. ”

L’ingegner Giancarlo Fianchisti, presidente della Canottieri Comunali Firenze, ha illustrato gli interventi della società in base all’accordo con l’Autorità di bacino: “Abbiamo verificato lo stato di salute del fiume, con particolare attenzione alle microplastiche, durante la nostra attività quotidiana e attraverso la discesa dell’Arno, in otto tappe, portata a termine in occasione del novantesimo anniversario del nostro sodalizio. Abbiamo verificato lo stato di salute del fiume, con particolare attenzione alle microplastiche. Siamo impegnati in una costante opera di osservazione dell’ecosistema fluviale”.

Il monitoraggio realizzato dall’acqua dai Canottieri Comunali Firenze è partito dalla sorgente dal tratto di competenza del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, quello che, ad oggi, pur presentando il problema, appare meno contaminato di altri dalle plastiche. Da lì l’ispezione si è estesa all’intero corso d’acqua, oggetto di verifiche anche da parte dell’Università di Firenze.

Il professor Luca Solari, del Dipartimento d’ingegneria civile e ambientale, ha rimarcato “l’importanza di questa collaborazione con l’Autorità e gli enti che lavorano sul territorio, una collaborazione che riunisce tutti sul tema della lotta alle plastiche nei corsi d’acqua. L’Università intende affrontare questo problema costruendo una metodologia nel “bilancio della plastica”, che permette di conoscere le microplastiche in ingresso nel fiume che poi giungono al mare. Metodologia fondamentale per progettare interventi capaci di fermare questi temibilissimi inquinanti prima che raggiungano il mare”.

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