Bosco di Casina, il primo Bosco urbano didattico della Provincia di Arezzo a nuova vita Ar24Tv/Foto

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Sono stati rifatti tutti i vialetti interni con relativo allargamento, installate nuove panchine e cestini, nuovi cancelli agli accessi per consentire la chiusura notturna dell’area stessa. Inoltre sono stati realizzati e collocati in varie parti del parco 40 cartelli didattici sulle piante che tutti potranno conoscere da vicino e sulla piccola fauna che popola queste piccolo polmone verde di due ettari e mezzo che collega Bibbiena Stazione al centro storico.

Il parco urbano di Bibbiena rappresenta anche un autentico collegamento con la natura incontaminata del Parco Nazionale delle Foreste casentinesi, l’ente che anche materialmente ha sostenuto questo intervento di ripristino complessivo che ha anche un valore turistico oltre che naturalistico.

L’investimento complessivo su Bosco di Casina è stato di 20 mila euro.

Il lavoro è stato curato da un team di persone. Innanzitutto l’ufficio manutenzione che ha curato il progetto, il Vice Sindaco Matteo Caporali che come Assessore ai lavori pubblici ha seguito tutte le procedure, l’Assessore Daniele Bronchi con i Dottori forestali Mirko Paoli e Nicola Budroni che si sono occupati dei contenuti scientifici della cartellonistica.

Il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli:

“Un bosco didattico studiato e realizzato grazie al contributo del Parco Nazionale Delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna. Il primo Bosco urbano didattico della Provincia di Arezzo. Grazie al grande lavoro dell’assessore Bronchi, del Consigliere Paoli e del Prof. Budroni per la realizzazione dei pannelli”.

Gli Assessori Matteo Caporali e Daniele Bronchi commentano:

E’ un piccolo polmone verde della città. L’intervento, ha un grande valore sociale. Bosco di Casina oltre che collegamento fisico tra la Stazione e il centro storico, consente di riappropriarci di uno spazio di vita e di socialità di grande importanza. Per la tutela dello stesso, tutto il parco rimarrà chiuso durante le ore notturne. La presenza di una cartellonistica che spiega piante e animali, ha la finalità di riportare i cittadini in prima battuta, poi ovviamente anche i visitatori, a contatto con una natura che ha la sua massima espressione nelle foreste casentinesi”. 

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