Cinghiali e danni alle colture

Mario Paglicci Reattelli, consigliere comunale di Castiglion Fiorentino, sottolinea la necessità di leggi e regolamenti che permettano agli agricoltori di proteggere le loro terre e la popolazione, visto il crescente numero di incidenti causati da questi animali anche in aree urbane.

“La situazione degli ungulati in Toscana e di conseguenza anche nel nostro territorio di Castiglion Fiorentino è molto grave” – afferma Mario Paglicci Reattelli, consigliere comunale di maggioranza con la delega all’Agricoltura, che aggiunge: “Ormai in tutta la regione è presente un numero esagerato di capi in accrescimento se si considera la grande proliferazione che ha questa specie data anche dagli incroci con i suini comuni. Il gran numero di esemplari porta a gravi problematiche per gli agricoltori che si vedono distrutto da questi animali il lavoro di un’intera annata sia su coltivazioni come mais e girasole ma anche sui vigneti con conseguenti e consistenti perdite economiche ma non solo visto che gli agricoltori sono, infatti, costretti a dover innalzare chilometri di recinzioni per provare a salvare il proprio lavoro dalla distruzione che i cinghiali portano nelle aziende. Questo non è più ammissibile”. L’esplosione demografica dei cinghiali, e più in generale la fauna selvatica, rappresenta oggi un’emergenza economica, sociale, ambientale, di sicurezza pubblica e sanitaria, basti pensare che il cinghiale è un vettore della peste suina. “La Regione Toscana deve dare delle risposte programmate e non provvedimenti spot all’indomani delle manifestazioni di protesta da parte dei cittadini. Deve, infatti, fornire gli strumenti necessari tramite leggi e regolamenti che consentano agli agricoltori di potersi difendere da una piaga che è diventata veramente una esasperazione per chi come noi coltiva la terra ma senza dimenticare le zone urbane dove i cinghiali sempre più spesso vengono avvistati. Zone urbane dove esiste un pericolo concreto per i cittadini, infatti sono sempre più frequenti incidenti, anche mortali, per le nostre strade causate da animali selvatici” conclude Mario Paglicci Reattelli.

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