Dalla Resistenza alla Resilienza

In occasione del 25 Aprile, l’ANBI – Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue – rilancia il valore della memoria collegandolo all’impegno quotidiano per la resilienza ambientale. “Nel pieno rispetto dei valori della Resistenza – dichiara il Presidente Francesco Vincenzi – sottolinearne oggi l’assonanza con il termine resilienza è un modo per attualizzarne il significato e difendere il territorio con lo stesso spirito di partecipazione e responsabilità”.
Un esempio concreto arriva dal Casentino, in Toscana, dove l’Ecomuseo ospita a Moggiona una mostra permanente sulla Guerra e la Resistenza, dedicata alla memoria dell’eccidio nazifascista che il 7 settembre 1944 costò la vita a 18 civili, tra cui donne, bambini e anziani. Una ferita ancora viva, che oggi ispira un nuovo modo di intendere la difesa della comunità.
In questo stesso territorio, infatti, è nata una “task force di pace” tra il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno e l’Unione dei Comuni Montani, che lavora a un programma strutturato di prevenzione del rischio idrogeologico. Gli interventi riguardano oltre 25 chilometri di corsi d’acqua, tra cui l’Arno e i suoi affluenti a Poppi e Rassina, e il reticolo dell’Archiano nel comune di Bibbiena.
A rendere unico il progetto è il metodo: le “passeggiate progettanti”, veri e propri momenti di confronto sul campo tra tecnici, istituzioni e cittadini. “È uno strumento di democrazia partecipata – spiega Serena Stefani, Presidente del Consorzio di bonifica Alto Valdarno – che consente una gestione condivisa e sostenibile delle acque, riducendo l’impatto ambientale e tutelando la biodiversità”.
Il modello si fonda sui principi di autogoverno del territorio, sussidiarietà e partecipazione attiva, pilastri storici dei Consorzi di bonifica che, come ricorda il Direttore Generale di ANBI Massimo Gargano, rappresentano “l’unico esempio di federalismo fiscale realmente applicato in Italia”.
Proprio durante una passeggiata progettante è emersa la necessità di un intervento urgente sul fosso delle Pancanelle, dove un’infrastruttura di attraversamento è a rischio crollo. “Sarà ricostruita – annuncia l’ingegnere consorziale Enrico Righeschi – utilizzando materiali e tecniche a basso impatto ambientale, ma altamente durevoli, per garantire la continuità della viabilità forestale e la manutenzione del territorio”.
Prima dell’intervento definitivo, il Consorzio ha incaricato un team di ornitologi di verificare la presenza di eventuali specie nidificanti nell’area, per operare nel pieno rispetto dell’avifauna. Gli altri lavori nel comprensorio prenderanno il via dal 1° luglio, nel rispetto delle normative ambientali.
Nel giorno in cui si celebra la Liberazione, ANBI ribadisce che la difesa del territorio è oggi una nuova forma di resistenza, che passa dalla cura del bene comune e dalla partecipazione consapevole delle comunità.