Distretti irrigui e opere idrauliche aule a cielo aperto Ar24Tv
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“Davanti abbiamo un futuro pieno di sfide”. “Non vediamo l’ora di concludere il percorso di studi per lanciarci nel mondo del lavoro”. “Non conoscevamo nel dettaglio l’attività svolta dal Consorzio di Bonifica. Oggi abbiamo ci sono state fornite informazioni molto importanti”. “Abbiamo capito che i Consorzi di Bonifica possono offrire sbocchi professionali interessanti”.
Sono le voci di Gregorio, Amedeo, Daniele, Filippo, alcuni degli studenti della Facoltà di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Firenze che, insieme alla professoressa Enrica Caporali, hanno partecipato allo stage formativo organizzato dall’Alto Valdarno, in occasione della Settimana della Bonifica.
Fiumi e condotte come aule a cielo aperto hanno accolto gli ingegneri di domani che, dopo un breve incontro nella sede del Consorzio, con la Presidente Serena Stefani e il Direttore Francesco Lisi, hanno potuto scoprire, con l’aiuto dei tecnici consortili, l’attività svolta sul territorio.
Prima tappa, Castiglion Fiorentino, per conoscere da vicino l’intervento che ha portato alla realizzazione del distretto irriguo n.8, fresco di inaugurazione.
La scenografica apertura di un punto di consegna si è trasformata in uno spettacolo che ha permesso agli studenti di toccare con mano come analisi dei bisogni, progettualità e ricerca di soluzioni tecniche possono tradursi in un beneficio prezioso per le imprese agricole del territorio e, indirettamente, per la collettività.
Seconda tappa, Laterina-Pergine Valdarno dove è in fase di ultimazione un importante intervento di ripristino di una difesa spondale sul torrente Oreno. Con operai e macchine al lavoro, i futuri ingegneri hanno avuto modo di verificare l’attività di cantiere e il risultato delle varie fasi dell’opera, dall’intercettazione delle risorse necessarie all’elaborazione del progetto alla sua realizzazione.
“E’ importante far toccare con mano agli studenti l’operatività del Consorzio – ha spiegato la professoressa Enrica Caporali, docente di costruzioni idrauliche, marittime e idrologia -. E’ stimolante far incontrare gli ingegneri di domani con gli ingegneri che sono usciti dalla nostra facoltà e che oggi lavorano presso questo Ente. Ed è stimolante mostrare come si traduce nella pratica la teoria che apprendono in aula. Aggiungo una nota personale. Io vivo in Casentino, quindi, all’interesse professionale, unisco la curiosità che ha ogni cittadino di comprendere il lavoro svolto dal Consorzio sia sul fronte della difesa del suolo che dell’irrigazione”.
“Lo sviluppo del Consorzio non può prescindere da un rapporto di collaborazione stretta con il mondo della ricerca e dell’Università. Abbiamo necessità di un costante aggiornamento su tecnologia e innovazione. D’altro canto l’Università per noi rappresenta un “vivaio” da cui attingere per costruire il futuro del nostro ente. Un rapporto reciproco e prezioso che abbiamo voluto suggellare in occasione della Settimana della Bonifica”, ha commentato il Direttore Generale Francesco Lisi.
“La giornata è stata l’occasione per raccontare agli ingegneri di domani il nostro lavoro e l’importanza della scelta compiuta dalla Regione Toscana che, in modo lungimirante, con la LR n. 79/2012, ha istituito dichiarato tutto il territorio regionale di bonifica. Questa scelta ha portato, a dieci anni di distanza, ad avere un reticolo idrografico curato e vigilato. I Consorzi si occupano della sua manutenzione ordinaria, ma, nel tempo, hanno sviluppato competenze e professionalità anche per segnalare criticità e proporre interventi di natura straordinaria o la realizzazione di nuove opere, indispensabili per fare fronte alle nuove sfide climatiche”, ha sottolineato la Presidente Serena Stefani.
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