Il consorzio di Bonifica mette in sicurezza torrente, trote e tessuto del Casentino Ar24Tv
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Nel comune di Bibbiena, in località Partina, sul Torrente Archiano, la manutenzione del corso d’acqua, essenziale per mitigare il rischio idraulico, ha dovuto armonizzarsi con le tante necessità che gravitano attorno all’asta fluviale.
In questo tratto il fiume, il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, per migliorare la sicurezza dell’area, ha previsto il ripristino di due opere di difesa spondale, pericolosamente compromesse: una lungo Via S. Francesco sulla sponda sinistra, l’altra, antistante, sulla sponda destra, lungo il campo sportivo.
Uomini e macchine si metteranno al lavoro a breve. Ma lo faranno tenendo conto che le acque di questo torrente sono densamente popolate e in esse sono presenti una soglia e un’opera di presa per direzionare parte della portata verso il Lanificio di Soci e verso un impianto idroelettrico.
“L’intervento che andiamo a realizzare – spiega Serena Stefani, Presidente del Consorzio di Bonifica – è importante per migliorare la sicurezza idraulica. Ma prima di avviarlo, il Consorzio ha individuato soluzioni adeguate a mitigare l’impatto delle lavorazioni sugli ecosistemi presenti e sulle attività commerciali collegate all’asta fluviale. Per l’intera durata dell’intervento, infatti, attraverso l’opera di presa esistente e con rilascio a circa 100 metri dall’intervento, sarà garantito un adeguato approvvigionamento di risorsa per assicurare la produttività dei concessionari e il deflusso minimo vitale del corso d’acqua. Questo ci consente quello che stiamo facendo oggi con la collaborazione delle associazioni dei pescatori: il recupero preventivo delle specie ittiche presenti e il loro spostamento a valle della briglia di Partina, nel tratto dell’Archiano che costeggia la ciclopista comunale. Coniugare tutte le esigenze che gravitano attorno al fiume è fondamentale e lo sforzo del nostro Consorzio in questo senso è sempre massimo. Lo dimostra l’impegno con cui ha promosso anche il Contratto di Fiume Casentino H2O, che a breve sarà sottoscritto ufficialmente da tanti partner pubblici e privati”.
Solo successivamente prenderà il via il cantiere.
“L’intervento – illustra l’ingegner Enrico Righeschi del settore difesa idrogeologica del Consorzio e referente di area per la UIO Casentino – prevede la rimozione e sostituzione dei gabbioni metallici ammalorati e la posa in opera di altri elementi nuovi, previa realizzazione di una fondazione in massi ciclopici per garantirne la massima stabilità. Il pietrame rimasto nei gabbioni rimossi sarà utilizzato, insieme ad altro materiale reperito sul posto, per proteggere il piede delle gabbionate contro il fenomeno dello scalzamento; infine si procederà ad una leggera riprofilatura del fondo dell’alveo e alla ricostruzione della staccionata in legno esistente”.
Il sindaco del Comune di Bibbiena Filippo Vagnoli, mostrando il Berignale che attinge all’Archiano afferma: “L’intervento è stato progettato con la massima attenzione e con l’adozione delle precauzioni necessarie per salvaguardare l’acqua che viene portata al lanificio di Soci per i suoi usi e al paese per innaffiare orti e giardini e che, per poter gestire al meglio gli attingimenti, si è costituito in un comitato. Il Consorzio ha programmato l’operazione di rinforzo della sponda, tenendo presenti anche le necessità economiche e sociali del territorio, salvaguardando il rifornimento del canale che si origina dal torrente dove sono in corso i lavori di manutenzione ordinaria”.
Attenzione non sono alla sicurezza idraulica e ai bisogni dei cittadini, ma anche all’equilibrio ecologico dell’asta fluviale, con il trasloco dei pesci nelle acque non interessate dall’intervento. Il Consorzio di Bonifica ha pianificato e realizzato il recupero dei pesci, nel rispetto delle normative regionali a difesa della fauna ittica, prima di entrare in alveo con mezzi e uomini. Dopo ore di lavoro per il trasloco degli esemplari in acque non interessate dall’intervento, Vittorio Magi, delegato regionale Enal pesca toscana, che ha curato personalmente l’operazione, spiega soddisfatto: “Sono acque ancora pulite e molto popolate. Abbiamo recuperato pesci di altissima qualità: soprattutto trote autoctone, cavedani e barbi. Molti anche i gamberi di fiume, che sono indicatori di acque di qualità”.
L’intervento di manutenzione ordinaria, previsto nel Piano delle Attività di Bonifica 2022, sarà realizzato nelle prossime settimane, una volta completati gli accorgimenti per mettere in sicurezza trote e attività umane.