Un anno di lavori straordinari per milioni di euro: in difesa dell’acqua e del comprensorio dall’acqua
Il CB2 tira le somme sul 2024, anno in cui la manutenzione ordinaria del reticolo è stata potenziata con interventi strutturali: opere finanziate con risorse pubbliche per la mitigazione del rischio idraulico e l’implementazione della rete irrigua. Nel 2024,importanti lavori hanno interessato soprattutto il comune di Arezzo, il Valdarno e la Valdichiana. Le elezioni e il rinnovo della governance. Un piano di interventi di manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua che ha superato il valore di undici milioni di euro. L’erogazione di quasi 2 milioni di mc di acqua alle imprese agricole servite dalle reti esistenti. Una serie di interventi strutturali avviati e in parte già completati per migliorare la funzionalità del reticolo e potenziare le infrastrutture irrigue con finanziamenti pubblici specifici, ottenuti grazie alla specializzazione e alla professionalità raggiunta dai tecnici dell’Ente. Un impegno attivo e concreto per difendere i fiumi dall’invasione delle plastiche che ha portato alla sottoscrizione del protocollo di intesa con l’Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale e al debutto dell’iniziativa “Splastichiamo i fiumi”. Un articolato progetto di educazione ambientale entrato in decine di scuole del comprensorio. Campagne di sensibilizzazione rivolte a grandi e piccini per diffondere un nuovo e concreto rispetto per la risorsa idrica. Percorsi partecipativi per condividere con cittadini, associazioni e amministratori pubblici la gestione degli ambienti fluviali.
Si può riassumere così, in sintesi, il super lavoro portato a termine dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno nel 2024. E davanti si profila un 2025 ancora più impegnativo.
“Nei primi mesi del nuovo anno saranno completate le reti della prima tranche del Distretto Irriguo n. 23, grazie ai 7 milioni di risorse governative paracadutate sul progetto iniziale della grande infrastruttura irrigua, studiata per “dissetare” e consentire lo sviluppo dell’agricoltura di una importante e vasta area della Valdichiana Aretina. Un primo passo per proseguire l’implementazione e il miglioramento dei Distretti del Sistema Occidentale di Montedoglio: il completamento del 23; la progettazione del 38-39 al servizio della Valdichiana Senese e delle infrastrutture necessarie alla Valtiberina; il rinnovamento delle reti del 21, per una irrigazione 4.0, capace di ridurre al minimo l’impiego della risorsa”.
“La ricerca delle risorse necessarie continuerà con determinazione per assicurare un futuro alle imprese agricole dell’area servita dal grande invaso e al tempo stesso per migliorare l’ambiente, riducendo drasticamente i prelievi dalle falde e dai corsi d’acqua. Se difendere l’acqua è una priorità, resta strategico anche continuare a difendersi dall’acqua, attraverso una manutenzione ordinaria programmata, attenta, capillare e personalizzata sui bisogni dei singoli territori. Con la consapevolezza che la conservazione delle sezioni idrauliche deve essere affiancata da interventi capaci di risolvere gravi e conclamate criticità: per questo ci adopereremo per intercettare nuovi finanziamenti pubblici da investire nel nostro comprensorio. Cominciando dalla parte più fragile: la montagna, da cui dipende anche la sicurezza del fondovalle, dove insistono i centri urbani più popolosi e dotati di infrastrutture importanti”.
Lo ha spiegato la Presidente Serena Stefani, in occasione della conferenza di fine anno, tirando le somme sotto dodici mesi che si chiudono con tanti importanti obiettivi raggiunti: l’inaugurazione del Distretto irriguo n. 8 a Castiglion Fiorentino; un piano delle attività di bonifica interamente completato; l’avvio di cantieri attesi e strategici, tra cui figurano quelli per la messa in sicurezza dell’abitato di Policiano e di via Salvadori ad Arezzo; dell’ospedale della Gruccia a San Giovanni Valdarno; per il completamento della difesa di sponda sul torrente Oreno nel comune di Laterina Pergine Valdarno; per il restyling del fosso Cupina a Monte San Savino; per l’avvio del Distretto 23 a Foiano della Chiana.
“Sono tanti i progetti che, nel 2024, hanno permesso di drenare sull’Alto Valdarno, oltre al contributo versato dai consorziati, una quantità significativa di risorse pubbliche, che si sono tradotte o si tradurranno in opere per la difesa idraulica e l’irrigazione: interventi che, pur non essendo di diretta competenza del Consorzio, sono stati sollecitati, voluti e portati a termine dal nostro Ente”. Lo precisa il Direttore Generale Francesco Lisi sottolineando: “Il Consorzio è chiamato a giocare un ruolo fondamentale nella delicata e complessa sfida della gestione delle risorse idriche. I cambiamenti climatici mettono a dura prova anche l’Alto Valdarno e ci costringono a guardare al futuro con prospettive nuove, affiancando sempre più gli interventi ordinari, ormai pienamente a regime e implementati di anno in anno, a interventi strutturali per mitigare il rischio idraulico e per soddisfare la richiesta di acqua delle imprese agricole. Questi impegni il Consorzio se li è assunti con determinazione e stanno alla base del programma di mandato presentato dalla Presidente Serena Stefani, pienamente condiviso dall’Assemblea e dagli amministratori locali, che, a fine novembre, l’hanno confermata alla guida dell’Ente”.