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venerdì | 01-11-2024

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A Lucignano i tesori di Cosimo I de’ Medici, l’inventore del Granducato Ar24Tv

La corona, il Toson d’oro, lo scettro e il medaglione vasariano di Cosimo I de’ Medici a Lucignano – Foto

https://www.youtube.com/watch?v=rxPOwj0h0OI&list=PLbXHa8OlQy2MjpZl4EknXOX_jUIk87R81

Si è tenuta nel pomeriggio a Lucignano l’inaugurazione della mostra “Cosimo e l’invenzione del Granducato”, alla presenza di Samuele Lastrucci, Direttore del Museo de’ Medici di Firenze, Paolo Penko, Maestro orafo fiorentino e a fare gli onori di casa il sindaco di Lucignano Roberta Casini e l’assessore alla cultura e turismo Stefano Cresti.

L’evento ha avuto un prologo con un convegno tenutosi nella Sala consiliare del Comune, gremita per l’occasione, durante il quale Samuele Lastrucci ha sottolineato l’importanza storica della figura di Cosimo I de’ Medici: “Non è stato solo un grande condottiero, ma un vero e proprio architetto della Toscana moderna. Grazie alle sue riforme amministrative e culturali, ha gettato le basi per un’identità toscana forte e coesa, che ancora oggi ispira i valori di questa terra”, ha affermato Lastrucci, evidenziando come la mostra rappresenti un’occasione per riscoprire il ruolo del primo Granduca di Toscana nella creazione del Granducato. “Raccontiamo la storia della famiglia Medici e farlo in Valdichiana, a Lucignano, è essenziale: qui Cosimo ha iniziato il processo di unificazione della Toscana, qui è nato il Granducato”. “Grazie a un bando regionale speciale – continua Lastrucci – possiamo raccontare la storia di Cosimo I dei Medici. A Lucignano, che ospita l’Albero della vita, trionfa l’arte orafa: lo abbiamo messo in dialogo con la teca che esibisce i simboli tangibili del potere di Cosimo I: la corona, lo scettro, il Toson d’Oro e in occasione dei 450 dalla morte di Cosimo I e dell’aretino Giorgio Vasari, il medaglione che Pio V gli concesse e che non era mai uscito fino ad oggi dalla bottega di Paolo Penko”.

A seguire, il maestro orafo Paolo Penko ha presentato alcune delle opere esposte, tra cui la riproduzione della Corona Granducale di Cosimo I, il Toson d’Oro e lo scettro granducale. “Ogni pezzo racconta la storia di un’epoca straordinaria. Ho cercato di ricreare con fedeltà i dettagli originali, fondendo la tradizione orafa fiorentina con la simbologia del potere e dell’autorità tipica del Rinascimento”, ha spiegato Penko. Il maestro orafo ha inoltre illustrato l’importanza della collaborazione con il Museo dei Medici e il Comune di Lucignano per riportare alla luce e dare visibilità a queste opere, che racchiudono il senso profondo del legame tra arte e potere.

Tra le opere esposte, spiccano anche un ritratto calcografico del XVII secolo raffigurante Cosimo I, fedeli riproduzioni di tre costumi cinquecenteschi e la riproduzione del celebre medaglione di Giorgio Vasari.

Roberta Casini, sindaco di Lucignano, nel portare i saluti del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha espresso il suo entusiasmo per l’iniziativa: “Siamo orgogliosi di ospitare questa mostra che celebra una figura emblematica della storia toscana. Ringraziamo la Regione Toscana, il Museo dei Medici di Firenze e tutti gli enti che hanno contribuito a rendere possibile questo evento, che rafforza il nostro impegno a valorizzare il patrimonio culturale del territorio”.

L’esposizione rappresenta un’occasione imperdibile per tutti coloro che desiderano approfondire la storia e il lascito di Cosimo I, padre della Toscana moderna.

La mostra, che rimarrà aperta fino al 3 novembre 2024, è patrocinata dalla Regione Toscana con il contributo della Fondazione Sistema Toscana, Manifatture Digitali Cinema e Paolo Penko Firenze.

Per maggiori informazioni:
Museo di Lucignano

https://www.museodilucignano.it/

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