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sabato | 28-12-2024

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Grazia Forbicioni vince il concorso “1959-2019. Omaggio al Premio Arezzo” A Fabio Galeotti il premio della critica per l’opera ispirata a Caravaggio

La sua installazione “Colore” è stata la più votata da aretini e turisti che dal 15 marzo al 7 aprile hanno visitato l’evento curato da Danilo Sensi all’interno del Circolo Artistico di Arezzo, dedicato ai sessant’anni dalla prima edizione del concorso che contribuì alla nascita della Galleria Comunale di Arte Contemporanea.

Un altro aretino ha ottenuto il secondo posto ed è il pittore naïf Emilio Giunchi, in arte Zenone, con l’opera “Quiete dopo la nevicata”.

Al terzo posto il valtiberino Fabio Galeotti con la video-installazione “Avete visto anche voi” ispirata alla “Cena in Emmaus” del Caravaggio.

Ai tre vincitori sono stati consegnati degli splendidi gioielli firmati UnoAErre e i certificati che permetteranno loro di esporre nei prossimi mesi all’interno del Circolo Artistico con mostre personali.

A Galeotti è andato anche il Premio della critica “Dario Tenti”, consegnato dalla vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Lucia De Robertis durante le premiazioni di domenica 7 aprile. Della commissione facevano parte i rappresentanti delle istituzioni, il presidente del Circolo Artistico Federico Calvelli e Cesare Orler delle note gallerie d’arte venete.

La manifestazione, sviluppata tra il pian terreno e il piano nobile di Palazzo Guazzesi, si chiude con un ottimo bilancio. Tanti sono stati infatti gli apprezzamenti per l’idea e numerosi sono stati i visitatori delle tre sezioni in cui era suddivisa l’iniziativa. Tra opere in concorso, documenti e quadri riguardanti alcuni autori che parteciparono allo storico Premio e la retrospettiva su Enio Lisi, “1959-2019. Omaggio al Premio Arezzo” ha permesso di riaccendere i riflettori sull’evoluzione dell’arte ad Arezzo dal secondo Dopoguerra in poi.

L’evento, sponsorizzato da UnoAErre Industries S.p.A. e Safimet S.p.A., era patrocinato da Consiglio Regionale della ToscanaProvincia di Arezzo e Comune di Arezzo.

Hanno contribuito alla sua riuscita l’Associazione culturale Bangladesh Arezzo, l’Associazione culturale Bistr-Out e l’Associazione culturale L’Artefice.

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