Luca Matti espone ad Arezzo 6 nuove opere pittoriche
Dopo il grande successo della mostra che vede 83 opere esposte, Rosy Boa ha deciso di aggiungere altre sei nuove proposte pittoriche che renderanno ancora più completa l’occasione di conoscere l’artista. sabato 10 febbraio dalle 18
“Il perturbante dietro l’angolo” è una mostra caratterizzata dal disegno e da lavori pittorici – quasi tutti monocromi – che riproducono su diversi formati e a grandi dimensioni ciò che è il disegno per l’artista, ovvero fonte di ispirazione, matrice stilistica e strumento di vera e propria registrazione del pensiero.
Oltre alle sculture in legno, ferro o camera d’aria e al libro Collassi recentemente presentato al pubblico all’interno di una serata molto interessante, la mostra si dota di queste altre 6 nuove opere pittoriche che come le altre già in mostra, trovano un corrispettivo progettuale nei disegni e nelle narrazioni distopiche presenti nel libro. Il perturbante della dimensione metropolitana e i futuri scenari di crollo nervoso planetario, coinvolgono tutti i diversi spazi della galleria a costruire un percorso concettuale di ricercata espressività. Ancora una volta sarà possibile apprezzare vere e proprie installazioni di grande teatralità e iconicità utili a rendere ancora più forte e immediata la velocità comunicativa del suo disegno e dunque del suo pensiero come intellettuale che riflette sui nostri tempi e sulla vertigine di questa inesauribile crescita umana sul pianeta.
Luca Matti nasce a Firenze nel 1964. Si occupa a lungo di fumetto, illustrazione e grafica, collaborando con case editrici, riviste e agenzie pubblicitarie. Dai primi anni 90 si dedica alla pittura e prendono forma con materiali di recupero le sue prime sculture. La gomma della camera d’aria diviene uno dei materiali più utilizzati nel suo lavoro scultoreo. Dal 1994 il suo lavoro si concentra sulla tematica della città eliminando il colore e usando solo il bianco e nero. L’opera di Luca Matti si presenta intimamente connessa al rapporto che lega l’uomo alla città e negli anni ha composto un’insolita iconografia di oggetti e interni domestici, di figure a metà tra l’uomo e l’insetto e di vertiginosi panorami urbani. Nel suo lavoro non ci sono confini tra disegno, pittura, scultura e videoanimazione. I vari linguaggi si condizionano e si contaminano reciprocamente, dando vita a un immaginario metropolitano. Alla sua prima personale, tenuta presso la casa d’arte La Barbagianna di Pontassieve, fanno seguito una serie di mostre in varie gallerie, in Italia e all’estero. Ricordiamo le mostre personali al Centro d’arte Spaziotempo di Firenze e alla Galleria Massimo Carasi di Mantova nel 1995. Nel 1998 inaugura una personale al Parlamento Europeo di Strasburgo e qualche mese dopo viene invitato a realizzare delle sculture per l’inaugurazione dei mondiali di calcio a Parigi. Nel 1999 allestisce una esposizione al Teatro Romano di Fiesole e nel 2001 alla Fondazione Mudima di Milano. Nel 2004, insieme a Mark Kostabi, espone ai Magazzini del Sale di Cervia e in seguito partecipa alla XIV Quadriennale di Roma a Torino. Nel 2005 realizza gli elementi plastici per “Differentia”, coreografia di Matteo Levaggi per il Balletto Teatro di Torino. Nel 2007 inaugura la mostra “Babele” nella nuova Galleria Frittelli di Firenze e nel 2008 collabora con lo studio Rossi Prodi Architetto al progetto vincitore del concorso per il recupero dell’ex carcere minorile di Pesaro. Nel 2011 vince il Premio di pittura Golfo della Spezia e nel 2012 inaugura la personale “Nuovimondi” al CAMeC, Centro Arte Moderna e Contemporanea di La Spezia. Sempre nel 2012 viene invitato dall’Istituto di Cultura Italiana di Bratislava a realizzare una mostra presso il Ministero della Cultura Slovacca. Nel 2016 espone con Lucio Pozzi alla galleria alle Art Bludenz in Austria e nello stesso anno inaugura la personale “CityMood” a Knokke in Belgio. Nel Maggio del 2017 la mostra personale, “La città dentro” presso la Galleria ZetaEffe di Firenze e nello stesso anno parteciperà alla mostra “Arte e Tecnologia” a Qingdao in Cina. Sempre nel 2017 realizzerà una grande installazione nella sede della Maison Patrizia Pepe. L’anno seguente partecipa alla residenza artistica BoCs Art a Cosenza. Nel 2019 tiene la personale “Readers” nella galleria Studio 38 Contemporary Art Gallery di Pistoia e partecipa con alcune sculture alla mostra “Intreccio di radici”, presso l’Accademia dei Georgofili di Firenze. Nel Giugno del 2020 inaugura la mostra “Luca Matti – Profezie per un mondo migliore”, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Slovacchia presso la galleria Kabinet di Bratislava. Nel dicembre dello stesso anno partecipa alla mostra “Due culture e lo spazio” al Qingdao Sculptures Art Museum di Qingdao. Nel 2021 ha inaugurato la mostra personale “Dalla terra alla luna”, presso C2 contemporanea a Firenze e nel 2022 la personale “Dorsale opposta” presso il parco monumentale di Villa Rospigliosi a Prato.
LUCA MATTI
Il perturbante dietro l’angolo – 6 opere nuove
Dal 10 al 29 febbraio 2024
A cura di Matilde Puleo
Via Cesalpino 29, Arezzo
inaugurazione 10 febbraio, ore 18
Rosy Boa è un centro d’arte che nasce con l’intento di essere il contenitore di una proposta artistica trasversale nella quale l’arte è caratterizzata da una forte sperimentazione, intesa come oggetto di trasformazione personale e sociale. I lavori esposti restituiranno riflessioni sul presente e sulla società, lavorando sull’idea di opera d’arte e innescando dialoghi tra le diverse forme espressive. Accanto a un fitto programma di mostre, sono previsti la realizzazione di attività formative ai più diversi livelli, incontri pubblici, interventi documentari, la nascita di un’agenzia/incubatore creativo e l’apertura di un bookshop dedicato all’arte contemporanea.