Soffitto della Chiesa della Misericordia: dal restauro nascono interessanti scoperte
È di questi giorni la notizia del recupero del soffitto ligneo a cassettoni della Chiesa della Buona Morte, o Misericordia, a Castiglion Fiorentino. La parte più cospicua è quella centrale, dove si trova l’ottagono con la Pietà in rilievo, opera attribuita a Niccolò di Smeraldo Salvi, anche se c’è chi sostiene che possa esservi la mano di Sallustio Lambardi. Entrambi questi autori son ben conosciuti a Castiglion Fiorentino per aver scolpito le statue che vengono portare in processione durante la settimana santa.
In ogni caso, chiunque sia l’autore, il Ghizzi scrive che i lavori del soffitto iniziarono nel 1614 e nel 1618 si completò la doratura, grazie a un lascito di Benedetto Lambardi, ricca famiglia che possedeva molti beni a Castiglion Fiorentino.
Come spesso accade ogni restauro diventa occasione di scoperta e così è stato.
Sono infatti riemersi, grazie al sapiente lavoro dei restauratori Ida Bigoni, Paola Cardinali e Francesco Conti i colori originali del soffitto: verde, rosso, azzurro che, uniti alla doratura, riconsegnano alla vista l’originale policromia che fa risplendere di nuova luce l’intera chiesa.
La sorpresa più grossa è emersa nell’ottagono con la Pietà in rilievo. Oltre ad aver recuperato i colori del Cristo e degli angeli, il restauro ha permesso di ritrovare lo sfondo originale. Un autore ignoto, non si sa quando, aveva dipinto, alle spalle del Cristo un cielo plumbeo e pieno di nuvole. Ma sotto l’incongrua pittura c’era ben altro: nel seicento quel cielo era scintillante e pieno di stelle ed oggi il firmamento è tornato a brillare.
Un’altra curiosità emersa dai restauri è che la foglia d’oro, che ricopriva molte parti lignee del soffitto e degli altari, era stata letteralmente “grattata”, probabilmente nel settecento, per recuperare il prezioso metallo.
A questo punto, completato il restauro del soffitto, è necessario andare avanti con quello dei quadri posti sugli altari laterali e con il recupero degli altari stessi.
Un’ultima parola voglio spenderla in favore del crocifisso ligneo posizionato su di una parete laterale. Un manufatto artistico di rara bellezza, ben più antico della chiesa attuale, visto che risale 1400, e che probabilmente faceva parte dell’antica chiesa di Silvestro.
Già oggi la Chiesa delle Misericordia, con il restauro del soffitto appare assai diversa, provate per un attimo ad immaginare come sarebbe con gli altari recuperati alle dorature e i quadri dai colori splendenti: un piccolo gioiello incastonato nella già ricca collana di luoghi d’arte castiglionesi.