“Vasari. Il Teatro delle Virtù” tra le dieci migliori mostre dell’anno in Italia
La mostra “Vasari. Il Teatro delle Virtù”, ospitata ad Arezzo dal 30 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025, è stata inserita dalla rivista “Finestre sull’Arte” tra le dieci migliori esposizioni dell’anno in Italia, occupando la nona posizione nella classifica stilata da una giuria di 100 esperti del settore.
Curata da Cristina Acidini con la collaborazione di Alessandra Baroni, la mostra celebra il 450° anniversario della morte di Giorgio Vasari, figura poliedrica del Rinascimento italiano. L’esposizione si concentra sull’uso innovativo dell’allegoria nell’opera di Vasari, riunendo oltre 100 opere, tra cui pale monumentali e disegni, provenienti da prestigiose istituzioni internazionali come il Metropolitan Museum of Art di New York, l’Albertina Museum di Vienna e il Musée du Louvre di Parigi, oltre a tesori nazionali custoditi dalle Gallerie degli Uffizi e altri musei italiani.
Allestita presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea e negli spazi dell’ex Chiesa di Sant’Ignazio, la mostra, che ospita anche la Chimera, rappresenta l’apice del programma “Arezzo. La città di Vasari”, promosso dal Comune di Arezzo e dalla Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido d’Arezzo, in collaborazione con la Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura e le Gallerie degli Uffizi.
La redazione di Finestre sull’Arte ha inizialmente selezionato una rosa di 40 candidate, scelte tra le mostre più interessanti dell’anno, 20 per l’arte antica e 20 per l’arte contemporanea, e a ogni giurato è stato chiesto di esprimersi votando con un voto da 1 a 10 le mostre visitate. La classifica è stata poi stilata con un sistema improntato al massimo equilibrio, tenendo conto sia del punteggio medio ottenuto, sia dell’interesse suscitato dalla mostra misurandolo in termini di visite ottenute, facendo però in modo che ci fosse armonia tra il voto medio e il numero di visite. Ogni mostra della “top 10” della classifica è stata comunque visitata da almeno il 30% dei giurati. Ogni giurato poteva esprimersi soltanto sulle mostre visitate e su quelle per le quali non ha lavorato o collaborato.
Il riconoscimento ottenuto testimonia l’importanza e la qualità dell’esposizione, che ha saputo valorizzare l’eredità artistica di Vasari, sottolineando il suo ruolo centrale nella storia dell’arte del Cinquecento e il profondo legame con la sua città natale, Arezzo.
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