“Vasari. Il Teatro delle Virtù”. Tra tanti capolavori, una regina: la Chimera incanta ed emoziona

Stamani l’opening di “Vasari. Il Teatro delle Virtù”, che fino al 2 febbraio 2025 vede esposti, tra la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo e l’ex Chiesa di Sant’Ignazio, oltre 100 capolavori tra inediti, opere monumentali e prestiti da MET, Louvre, Uffizi e Albertina. La mostra, a cura di Cristina Acidini con la collaborazione di Alessandra Baroni, è l’evento che va a costituire l’apice del programma di “Arezzo. La città di Vasari”, rete di esposizioni, eventi e celebrazioni per rendere omaggio all’artista e intellettuale nella sua città natale, in occasione dei 450 anni dalla morte.

Una grande iniziativa internazionale dedicata a Vasari in occasione dei 450 anni dalla morte che vede arrivare – o tornare – ad Arezzo oltre 100 opere tra inediti, pale monumentali e capolavori provenienti dalle più note istituzioni estere – MET – Metropolitan Museum of Art, Albertina Museum, Musée du Louvre – e italiane – Gallerie degli Uffizi, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Chiesa di Santa Maria Novella, Biblioteca Vaticana e Castello Sforzesco, oltre che da collezioni private.

“E’ un’occasione unica e speciale per ammirare l’opera pittorica del grande Maestro. E per emozionarsi di fronte alla potenza e alla bellezza della nostra Chimera”,

ha dichiarato il Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli al taglio del nastro della grande mostra internazionale dedicata a Giorgio Vasari. “Il Teatro delle Virtù”:

“L’Anno Vasariano ha portato Arezzo al centro dell’interesse artistico nazionale – ha poi aggiunto il Sindaco del Comune di Arezzo Alessandro Ghinelli – e ha contribuito in maniera decisiva ad affermarne la caratteristica acquisita di città d’arte e cultura, scelta come meta privilegiata da un numero sempre crescente di visitatori nazionali e internazionali: a loro, tutti gli eventi che fin qui si sono susseguiti, e questa mostra internazionale “Vasari. Il Teatro delle Virtù” offriranno un’occasione speciale per apprezzare le straordinarie bellezze che conserva e per ammirare il genio di Vasari, artista poliedrico e interprete sensibile del proprio tempo”.

Giani: “Vasari talento unico, contribuì a costruzione Toscana moderna”

Anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ad Arezzo per l’apertura della grande esposizione “Vasari. Il Teatro delle Virtù”.

Inaugurata mostra Vasari, Giani: “Talento unico, contribuì a costruzione Toscana moderna”

“Vasari fu il vero e proprio animatore culturale dell’identità della Toscana moderna. E la bellissima mostra che si apre oggi ad Arezzo è il momento più alto delle celebrazioni vasariane a 450 anni dalla morte”.

Così il presidente Eugenio Giani presente stamani all’inaugurazione della grande esposizione “Vasari. Il Teatro delle Virtù” presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea ad Arezzo.

Il presidente Giani è poi entrato nel merito della mostra approfondendo alcuni aspetti.

“Questa esposizione – commenta il presidente sottolineando il contributo importante della Regione nel realizzarla – mette in evidenza il talento artistico di Vasari, ma anche il suo ruolo fondamentale nella costruzione della Toscana moderna a fianco di Cosimo I dei Medici di cui fu il più stretto ispiratore e collaboratore. Giorgio Vasari – prosegue il presidente – nel corso dei venti anni in cui ci fu la costruzione della Toscana da parte di Cosimo I con l’unificazione in unico stato del Ducato di Firenze, la Repubblica di Siena, i possedimenti consentiti dalla Spagna sull’isola d’Elba, contribuì non poco a a far acquistare alla Toscana la sua identità sul piano territoriale, ma anche a dargli una forte impronta culturale”.

Di Vasari Giani ha ricordato

“la costituzione dell’Accademia delle Arti e del Disegno nel 1563, con primo testimonial Michelangelo Buonarroti, la costruzione degli Uffizi intesi come uffici del granducato e poi trasformati nella galleria d’arte, la realizzazione nella sua veste di architetto dei saloni monumentali di Palazzo Vecchio, così come la costruzione del corridoio che collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti che da Vasari prende il nome, le vite dei grandi artisti, scultori e architetti”, tutti momenti – precisa Giani – in cui Vasari si propone come il vero e proprio animatore culturale dell’identità della Toscana moderna”. Il presidente ha proseguito puntualizzando come “le vite di Vasari e Cosimo I corrano in parallelo tanto da avere in comune anche lo stesso anno della scomparsa”

e auspicando che in tanti visitino la mostra che contiene 100 opere tra inediti, pale monumentali e capolavori provenienti dalle più note istituzioni estere pezzi e documenti straordinari.

“La Chimera – commenta ancora – da Firenze tornerà ad Arezzo  e proseguendo nel parallelismo con Cosimo I dei Medici Giani ricorda che il 27 agosto del 1569 fu ufficializzato come  Granduca di Toscana con bolla di Papa Pio V che recita “Magnus dux Etruriae”, come dire che il riferimento voluto da Vasari – conclude Giani- fra il nuovo Granducato che è la base della Toscana moderna e la cultura etrusca è quanto mai attuale nella mostra che viene oggi inaugurata”.

La mostra, visitabile fino al 2 febbraio 2025 tra la Galleria Comunale e i suggestivi spazi dell’ex Chiesa di Sant’Ignazio, è a cura di Cristina Acidini in collaborazione con Alessandra Baroni.

Articoli correlati