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lunedì | 07-04-2025

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A volte mi vengono in mente pensieri che non condivido

Mi piacerebbe, invece di dar fiato alla polemica spicciola, giudicare le convinzioni del generale Vannacci alla luce di quest’ affermazione.

Liberiamoci dunque dagli orpelli ideologici e domandiamoci: quanta presa, quanto consenso silenzioso raccolgono tra la gente i giudizi del generale su immigrati, femministe, gay e occupanti abusivi di case?

Se qualcuno di voi ha tempo e voglia, provi a interrogare il vicino di casa, la signora che fa la spesa, il pendolare e vediamo quello che salta fuori.

Ed ecco spuntare il secondo corno del dilemma: ma siamo proprio sicuri che la così detta “egemonia culturale” della sinistra abbia pesato sulla formazione del senso comune?

Comincio a dubitarne, visto che mai e poi mai si è tradotta in maggioranza politica, anzi essa arretra perfino in quelli che una volta venivano considerati fortini inespugnabili.

Come scriveva Flaiano «A volte mi vengono in mente pensieri che non condivido».

Credo infatti che sia molto più facile polemizzare con un generale, che ricorda molto da vicino l’onorevole Tritoni del film “Vogliamo i Colonnelli”, piuttosto che non interrogarsi sull’inflazione che mangia il carrello della spesa, sui tassi di interesse che rendono insostenibili i mutui, sulla probabile tempesta finanziaria d’autunno e su un sistema scolastico e sanitario prossimi al collasso.

Ecco il dilemma, o, meglio, il dramma di chi pensa di ritrovare una identità prendendo a pugni la sagoma di un generale, senza accorgersi che quella sagoma è solo un’illusione. La realtà sta da un’altra parte.

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