Addio a Arnaldo Gnaldi, fu testimone delle gesta eroiche di Rosadi e Mineo alla Chiassa
Arnaldo Gnaldi
(Arezzo 28 agosto 1936 – 11 dicembre 1924). Proprio quando stava per uscire il documentario sui “giorni della Chiassa” (‘Io sono qui’ di Simone Grazzi), ci ha lasciato Arnaldo Gnaldi, che di quei fatti fu testimone.
Arnaldo mi contattò nel 2011, subito dopo l’uscita di un mio articolo sul Corriere di Arezzo e mi mise a conoscenza del contributo che Giuseppe Rosadi (Beppe del Barba) aveva dato a Gianni Mineo per riportare il Colonnello Maximilian von Gablenz alla Chiassa e poter così far liberare gli ostaggi.
Poi, Arnaldo mi fece incontrare a casa sua la maestra Bruna Frulli e alcuni anziani del paese che erano stati testimoni di alcuni episodi legati a quei “giorni”. Fu così che mi si aprì uno scenario piuttosto preciso e da lì partii per l’indagine che portò al libro “Vite in cambio”.
Ogni volta che avevo bisogno di spiegazioni topografiche sui monti sopra la Chiassa, Arnaldo era il punto di riferimento. Infatti conosceva a menadito quei luoghi. E conosceva tante persone, pertanto devo a lui l’aver potuto incontrare i parenti di John Magnani, il partigiano Italo americano che conservava negli USA la pistola di von Gablenz.
Arnaldo lo ricordo felice quando seppe delle Medaglie al Valor Militare a Mineo e Rosadi, così come quando seppe dell’idea del regista Alberto Negrin di fare un film tv sulla vicenda.
In ultimo era contento dell’idea di Simone Grazzi di realizzare un documentario, ma purtroppo – come Franco Casi – anche Arnaldo non lo ha potuto vedere.
Grazie di tutto Arnaldo. Riposa in Pace.
Condoglianze a tua moglie e a tutta la tua famiglia.