Addio a Donato Palarchi, l’aretino dal cuore europeo

È scomparso alle 4 della scorsa notte, all’età di 93 anni, Donato Palarchi, conosciuto con il soprannome di “donatino”. Nasce nel 1926 da Angelo e Dina Palazzini. A dieci anni rimane orfano di padre, deceduto per un peritonite, e sarà l’amata mamma Dina a crescere lui ed il fratello Mario.

Frequenta il Liceo Classico e viene poi assunto come impiegato presso l’ufficio delle imposte di consumo di Arezzo di cui diventerà poi direttore. Contestualmente si dedica alla politica dimostrando da subito la grande capacità oratoria ed instaurando rapporti di collaborazione ed amicizia con i giovani politici del momento: Giulio Andreotti, Francesco Cossiga, Aldo Moro, Amintore Fanfani e Brunetto Bucciarelli Ducci di cui gestirà la segreteria fino alla sua morte.

Negli anni segue e coltiva le ideologie di altri due personaggi storici: Giorgio La Pira e Alcide De Gasperi che, nel 1952 nel corso di un comizio gli rivolge la frase che lui ricorda sempre “il mondo è dei giovani”.

Ad Olmo nel 1971 fonda il “Circolo Verso l’Europa” che trova il suo fondamento nella concezione cristiana della vita e nella visione europea dei problemi della società.

Sarà promotore di tornei di calcio, gite in vari città ed anche visite al parlamento europeo e, nel 1978, inizia ad occuparsi del terzo mondo, devolvendo i proventi delle tante iniziative promosse.

Inizia poi una serie di convegni annuali ad Arezzo, La Verna, Camaldoli ecc. a cui partecipano ambasciatori, esponenti politici e del governo, imprenditori, filosofi e innumerevoli personalità socialmente impegnate (tra i tanti Mario Pandolfi, Emilio Colombo, Giovanni Goria, Romano Prodi, Mario Monti con i quali ha instaurato rapporti di amicizia duraturi e sinceri).

Nel 1985, su invito del Circolo Verso l’Europa, arriva ad Arezzo Don Vittorio Pastori, noto animatore a favore dell’Africa, che lascerà nel cuore di tutti un’impronta di grande spiritualità.

Tra le iniziative realizzate dal Circolo ed alla grande generosità degli aretini, la costruzione del XXXV pozzo a Maroto (Uganda), che prenderà il nome di Arezzo e dove sarà sistemata un immagine della Madonna del Conforto.

Donato Palarchi è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica e Commendatore con un analogo titolo ricevuto dal Cancelliere tedesco Helmut Kohl con cui ha avuto rapporti fino alla sua morte, nel 2017.

E sull’Europa, a luglio 2018, Donato Palarchi disse: “Bisogna ricominciare da capo. Era il 14 luglio 2018, quando, circondato da tutti i suoi amici del Circolo Verso l’Europa, festeggiò il suo 92esimo compleanno.

Sabato 16 novembre scorso, durante la Cena di Ringraziamento e della Vittoria della Giostra dei Rioni di Olmo, aveva ricevuto il riconoscimento di “Olmigiano nel Mondo”, iniziativa promossa dallo scorso anno dal direttivo dell’A.S.D. Giostra dei Rioni di Olmo per coloro che, nativi, residenti o ex residenti in Olmo, abbiano ottenuto, attraverso il proprio rilevante, costante impegno, sportivo, culturale, politico, economico, artistico, sociale, risultati di alta rilevanza nazionale ed internazionale. La salma di Donato Palarchi è esposta alle cappelle dell’ospedale San Donato. I funerali saranno celebrato domani, martedì 26 novembre alle 11 nella chiesa parrocchiale di Olmo.

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