Addio a Paolo Benvegnù: band aretina, Arezzo Wave, Men/Go Music Fest, a Monte San Savino il live con Irene Grandi

L’anno si conclude con una triste notizia: il cantautore e chitarrista Paolo Benvegnù è scomparso improvvisamente all’età di 59 anni colpito da infarto sul Lago di Garda, dove si trovava con la famiglia. Profondo il legame con Arezzo: tutta la band è aretina, a partire da Luca Roccia Baldini di Officine della Cultura (nella foto principale durante un live). Con lui aveva scritto l’album “È inutile parlare d’amore” prodotto dalla Woodworm e vincitore del Premio Tenco. Tra le tante collaborazioni, quella con Arezzo Wave e il Men/Go Music Fest, chiuso nell’edizione 2024 (14 luglio) con il “Concerto all’alba” cui si riferiscono le foto. Il 18 dicembre scorso si era esibito al Teatro Verdi di Monte San Savino con Irene Grandi. Ieri, prima del malore, era stato ospite del programma “Via dei Matti” di Stefano Bollani.
“È con grande dolore che la famiglia, gli amici e i collaboratori comunicano la prematura scomparsa di Paolo Benvegnù”.
Lascia un vuoto incolmabile in chi lo ha conosciuto e tra i tanti aretini che con lui hanno collaborato. Officine della Cultura:
“Il nostro Paolo Benvegnù se ne è andato lasciandoci senza fiato. Lasciandoci senza parole. E i cuori, tutti, spezzati. Ciao Paolo, resti con noi in ogni nota che hai scritto, in ogni parola che hai cantato. In ogni giorno delle nostre vite che hai cambiato. Era impossibile non volerti bene!”.
Nato a Milano il 14 febbraio 1965, Benvegnù ha tracciato un’impronta significativa nella scena musicale italiana. Nel 1993 ha co-fondato gli Scisma, gruppo rock alternativo con cui ha prodotto tre album: Bombardano Cortina (1995), Rosemary Plexiglas (1997) e Armstrong (1999). La band ha partecipato a numerosi festival internazionali e ha ricevuto il Premio Ciampi nel 1998.
Dopo lo scioglimento degli Scisma nel 2000, Benvegnù ha intrapreso una carriera solista di successo. Il suo album di debutto, Piccoli fragilissimi film (2004), è stato recentemente ripubblicato in una versione reloaded per celebrarne il ventennale. Nel corso della sua carriera, ha pubblicato otto LP e diversi EP, ottenendo per cinque volte la candidatura alla Targa Tenco. Nel 2024, ha vinto la Targa Tenco per il Miglior Album in Assoluto con “È inutile parlare d’amore”.
Oltre alla produzione musicale, Benvegnù ha collaborato con artisti come Mina, Irene Grandi e Marina Rei, contribuendo come autore e compositore. Ha anche lavorato in ambito teatrale, componendo musiche per spettacoli come Pinocchio con la Compagnia Mannini-Dall’Orto di Firenze e partecipando al Presepe Vivente Cantante con Stefano Bollani e David Riondino.
La notizia della sua scomparsa ha lasciato un vuoto profondo nel panorama musicale italiano. La famiglia, gli amici e i collaboratori hanno espresso il loro dolore, sottolineando come Benvegnù fosse
“compagno, padre, cantautore e musicista amato da chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo sulla propria strada“.
La sua eredità artistica continuerà a ispirare musicisti e appassionati, mantenendo vivo il ricordo di un artista che ha saputo raccontare con profondità e sensibilità l’animo umano attraverso la sua musica.